“Voglio che la mia regione abbia, a fronte di danni significativi e misurabili che si rilevano dal crollo di prenotazioni e da meno opportunità, uno strumento idoneo e rilevante. Questa visita istituzionale deve aiutarci a fotografare e a rilevare quali possono essere le più adatte risposte di carattere normativo e finanziario. Dobbiamo considerare i cosiddetti danni indiretti perché le comunità colpite possano trovare risarcimento e ripartenza“. Lo ha detto il presidente della giunta regionale dell’Abruzzo Luciano D’Alfonso, questa mattina, a Montorio al Vomano (Teramo) alla presenza del premier Paolo Gentiloni. Nel suo intervento D’Alfonso ha evidenziato come le conseguenze del maltempo si siano rilevate catastrofiche per commercio, turismo e servizi. “Portiamo i segni di una interruzione – ha aggiunto D’Alfonso – che in quella settimana ha portato movimenti sismici e una nevicata per oltre 20 milioni di tonnellate che si è abbattuta sull’Abruzzo e sulla vitalità economica e culturale della nostra regione. La conseguenza è stato il blocco di uno dei servizi fondamentali quali la copertura di energia elettrica e, conseguentemente, la connessione telefonica“. “Infine la caduta verticale di fiducia si è avuta con le esternazioni della Commissione Grandi rischi. In realtà, dopo il terremoto di agosto e ottobre 2016 – ha proseguito D’Alfonso – abbiamo trovato una pronta risposta normativa finanziaria e della governance che dà luogo alla rilevazione dei danni diretti da maltempo su beni pubblici privati e religiosi“. “Rimane senza nessuna copertura ciò che noi abbiamo patito come danni indiretti. Abbiamo località turistiche che sono circondate dal vuoto, conseguenza della paura – ha sottolineato – Abbiamo bisogno, pertanto, di strumenti adeguati“. Un altro importante tema che presenta profili d’urgenza toccata da D’Alfonso è stata la resistenza sismica dell’edilizia scolastica della regione. “La nostra prima risposta – ha concluso il presidente – è stata mettere in campo la disponibilità di 30milioni di euro per tutte le verifiche sismiche che dovranno nutrire gli investimenti di edilizia scolastica. Servono spazi idonei per la formazione e l’educazione delle nostre giovani generazioni“.