Entra nel vivo il percorso di Matera per rendere concreti i progetti del dossier ”Open Future” per il titolo di capitale europea della cultura nel 2019. E’ tornata l’armonia fra il Comune e la Fondazione Basilicata-Matera2019 dopo un consiglio comunale in cui è stata presentata la tabella di marcia. Le polemiche, di parte politica, sono comunque confinate alla sola città di Matera e riguardano i reciproci rapporti. Ad ogni modo, ora sono spente, almeno stando alle dichiarazioni d’intenti. Per fare il punto della situazione, il ministro Dario Franceschini sarà nella città lucana sabato 4 marzo, in risposta ad un invito più volte rivolto dalla locale amministrazione comunale. La Fondazione ha in rampa di lancio i nuovi progetti: le parole chiave sono ”abitanti culturali”, riferite ai cittadini di Matera, e ”cittadini temporanei” per i turisti e i visitatori poiché essi saranno protagonisti della riuscita con la ”co-creazione” di idee e contenuti. L’idea di fondo è la partecipazione, il coinvolgimento attivo, la condivisione. Sono questi i concetti comunicativi che hanno convinto la giuria europea che nell’ottobre 2014 ha designato Matera capitale. E poi ci sono i pilastri del dossier, a cominciare dalla realizzazione di una Open Design School nella Cava del Sole e di I-Dea, l’Istituto demo-etno-antropologico che sarà sia un luogo fisico che una piattaforma virtuale. Per dedicarsi a tempo pieno il direttore della Fondazione, Pietro Verri, tra gli artefici del successo della città dei Sassi, potrebbe lasciare a fine marzo l’incarico di commissario straordinario dell’agenzia turistica ”Pugliapromozione”. Per quel ruolo è stato scelto l’anno scorso dal presidente pugliese Michele Emiliano, una scelta che ha creato malumori in Basilicata, poi sopiti. La Fondazione non intende perdere tempo. Su questo la presidente Aurelia Sole, rettrice dell’Università della Basilicata, è stata categorica nella seduta specifica del consiglio comunale, specificando che ”i tempi ormai sono stretti” poiché ”la scadenza non è il 2019 ma il 31 dicembre 2018”. La Fondazione ha un budget complessivo di 52 milioni fino al 2021 per creare progetti, con gli obiettivi di accrescere la reputazione di Matera, di renderla attrattiva per i turisti e i giovani e diventare nuovo modello di coinvolgimento dei cittadini sui temi della cultura, della creatività e dell’innovazione per il Sud, per l’Italia e per l’Europa. La base finanziaria è costituita da 25 milioni di euro stanziati dalla Regione, 11 dal Governo nazionale, 5 dal Comune di Matera (di cui è stato stanziato il 20%), 8 milioni dagli sponsor e 3 milioni dalla vendita di biglietti, gadget e diritti. Le voci di spesa riguardano le produzioni originali (36,250 milioni), promozione e marketing (9,300 milioni), personale (4,5 milioni di cui il 70% previsto nel 2019) e 2 milioni per le spese generali. Le previsioni relative all’afflusso turistico, confrontate con San Sebastian in Spagna e La Valletta a Malta, vedono Matera con una proiezione che supera le altre due città. A Matera, dal 2012 al 2015, gli arrivi e le presenze di italiani sono aumentati rispettivamente da 85.900 e 129.610 a 153.572 e 248.515; gli arrivi e le presenze di stranieri sono cresciuti, rispettivamente, da 32.436 a 61.352 e da 53.649 a 105.130. In totale gli arrivi da 118.336 sono passati a 214.924 mentre le presenze da 183.259 a 353.645. Un raddoppio pieno. Il sistema dell’accoglienza è cresciuto: nel 2012 le imprese operanti erano 137, nel 2015 sono diventate 301. Matera traina tutto il sistema turistico della Basilicata. Nel 2017, in ordine di calendario, sono previste attività di collaborazione con Aarhus e Plovdiv, altre capitali europee, e progetti di coinvolgimento e promozione a Roma, Milano, Torino, in Tunisia, a Rimini, Bruxelles, Shingu (Giappone), Londra. Un’attività specifica è prevista anche a Matera il 2 luglio per la festa patronale della Santissima della Bruna. Si tratta del progetto cinematografico ”Il Cielo Stellato”, incentrato sulla digitalizzazione mediatica di foto e video realizzati dai materani nelle diverse edizioni della festa, attraverso la tecnica della 3D Photogrammetry. Il progetto prevede la partecipazione attiva dei cittadini perché ad essi sarà chiesto di fornire fotografie e filmati ritraenti il Carro della Bruna, dall’esposizione nell’officina fino allo ”strazzo” in Piazza Vittorio Veneto dove il carro di cartapesta viene distrutto secondo un antico rituale folkloristico. L’iniziativa si intreccia con il programma del dossier di Matera 2019 e in particolare con il progetto pilastro dell’I-Dea che raccoglierà il ricco patrimonio storico-culturale della Basilicata, mettendo in rete archivi sia pubblici che privati. Inoltre si connette con il tema del bozzetto del prossimo carro (”Tutti i credenti stavamo insieme e avevamo ogni cosa in comune”), puntando alla costruzione di un immaginario collettivo. Un altro progetto è il giardino di comunità ”Agoragri”, ideato dall’associazione Agrinetural nell’ambito del programma ”Basilicata Fiorita”, inserito nel cluster ”Gardentopia” del dossier. L’area verde, situata fra via dei Normanni e viale Italia, diventerà il quarto dei giardini di comunità previsti: sono già nati nel quartiere Lanera ed all’interno dell’Istituto Pascoli ed anche a Potenza con il ”boschetto orizzontale”.