Le grotte di Pastena, situate nell’omonimo comune italiano, in provincia di Frosinone, nel Lazio, sono state scoperte dal barone Carlo Franchetti, sono mete turistiche scoperte già dal 1927, sono annoverate tra i maggiori complessi speleologici della nostra penisola.Collocate nella catena dei monti Ausoni, sono un insieme di cavità di tipo carsico, scavate nella roccia dal lento scorrere del torrente Fosso Mastro. Questa meravigliosa cattedrale della natura è stata interamente modellata dall’acqua: il fluire del torrente ha scavato antri bui e profondi, col lento scorrere delle gocce d’acqua, dando vita a stalattiti e stalagmiti dalle forme affascinanti, visitabili seguendo un sentiero turistico agevole che passa attraverso i due rami che compongono le grotte stesse, denominati “attivo”-ramo inferiore, e “fossile”-ramo superiore.
Le grotte, circondate da una natura florida e incontaminata, dotate di un impianto di illuminazione dagli anni 80, regalano ai visitatori un’atmosfera magica: dal salone di ingresso si scende alla sala del Lago Blu e a quella dell’Occhialone, il cui silenzio è rotto da una cascatella, formata dalle acque del Fosso Mastro. Ritornati al Salone d’ingresso, attraversando un cunicolo, si arriva alla Sala del salice piangente, mentre una breve diramazione porta alla Sala dei pipistrelli, un tempo animata da una nutrita colonia di chirotteri. Seguono la Sala delle Meraviglie e la Sala delle Colonne, fino a che l’itinerario termina nella grande Sala del calvario.