Andrà avanti fino al 18 giugno, a Palazzo Esposizioni, Roma, la mostra sul dna. A 150 anni dalla pubblicazione delle leggi di Gregor Mendel,viene presentata l’esposizione dal titolo ‘Dna. Il grande libro della vita da Mendel alla genomica’. Una grande rassegna internazionale che narra la storia e l’evoluzione della genetica partendo dalla vita e dalle scoperte del celebre naturalista, studioso e monaco boemo. Mendel fu un genio incompreso nato forse nell’epoca e nel posto sbagliato. Un frate agostiniano cresciuto in un piccolo villaggio della Moravia che mancò l’incontro con Charles Darwin e la cui riscoperta postuma segnò l’inizio di un’avventura di ricerca – la genetica – che ha trasformato per sempre la scienza e il nostro modo di intendere la natura. Gli ingredienti avvincenti che si mescolano sono quelli della storia e del dramma umano, ma anche della scoperta delle leggi dell’ereditarietà, della genomica, delle terapie geniche personalizzate, dell’attrazione e repulsione verso l’idea di conoscere tutti i segreti del nostro genoma, di ambizioni di immortalità, di vita sintetica, di caccia al colpevole tramite il DNA, di passato presente e futuro. Temi fondamentali e di forte attualità narrati all’interno di una mostra che prosegue la tradizione di esposizioni scientifiche già realizzate con successo al Palazzo delle Esposizioni (in particolare, nel 2009 ‘Darwin 1809- 2009’, curata da Niles Eldredge, Ian Tattersall e Telmo Pievani, e nel 2011 ‘Homo sapiens. La grande storia della diversità umana’, curata da Luigi Luca Cavalli Sforza e Telmo Pievani). La rassegna, prodotta e organizzata dall’Azienda Speciale Palaexpo con la collaborazione del Museo Mendel dell’Università Masaryk di Brno, il Monastero agostiniano Vecchia Brno e la Polizia di Stato, è curata da Bernardino Fantini, Telmo Pievani, Sergio Pimpinelli e Fabrizio Rufo e gode del Patrocinio di prestigiose istituzioni, società e accademie tra cui l’Associazione Genetica Italiana e l’Istituto Italiano di Antropologia.Il Comitato scientifico internazionale è composto da importanti scienziati, accademici e ricercatori, di cui ben cinque premi Nobel, nei campi dell’evoluzione umana, della genetica, dell’antropologia, dell’etica, della demografia, della storia e filosofia della scienza: Garland Allen, Werner Arber, Guido Barbujani, Sydney Brenner, Rodolfo Costa, Ernesto Di Mauro, Denis Duboule, Thimothy Hunt, Thomas C. Kaufman, Helga Nowotny, Giorgio Manzi, Carlo Alberto Redi, Stefano Rodotà, Michele Stanca, Mariachiara Tallacchini, Giuseppe Testa, Eric F. Wieschaus, Ada Yonath. Il taglio espositivo della rassegna si basa sulla miscela coinvolgente di linguaggi differenti. Alla narrazione testuale sintetica e suggestiva che accompagna il visitatore nelle sette sezioni della Mostra si alterna la visione di oltre 90 reperti originali molti dei quali inediti in Italia. Fra gli altri: la prima lastra a raggi X su cui fu incisa l’impronta della struttura a doppia elica del DNA nel 1953; la vera pecora Dolly, il primo animale ottenuto per clonazione; documenti e reperti ottocenteschi appartenuti a Mendel; documenti inediti sulla storia dell’eugenetica; una vera coltura in vitro delle famose cellule immortali “HeLa” (Henrietta Lacks), un cranio fossile originale di Neanderthal da cui si sta provando ad estrarre il DNA. A questo corredo unico di reperti da tutto il mondo si affianca la fruizione di numerosi exhibit interattivi appositamente ideati per il progetto. Arricchiscono l’esposizione video inediti, apparati iconografici, ricostruzioni spettacolari, il tutto nella cornice di un allestimento di museologia scientifica immersiva e interattiva. La mostra avrà anche una versione multimediale, Mendel 2.0, per tablet e palmari. Come ‘Darwin’ e ‘Homo sapiens’, anche ‘DNA’ si rivolge a un pubblico differenziato, dai bambini agli adulti fino agli appassionati della materia. La mostra ha inoltre un progetto didattico dedicato con un approccio coinvolgente e interattivo basato sulla scoperta e sulla condivisione delle esperienze.Come tradizione, ogni mostra del Palazzo delle Esposizioni viene affiancata da un ampio programma di eventi, come gli Incontri con il dna: conferenze di approfondimento rivolte a tutti, che si svolgeranno a ingresso libero per tutta durata della mostra. Una proposta molto ricca per argomenti e partecipazioni eccellenti. Oltre alla vicenda di Mendel e di altri grandi scienziati, illustreranno le principali scoperte della genetica, mettendo a fuoco i cambiamenti che interessano il rapporto tra scienza e società. A condurle i maggiori studiosi in Italia e all’estero: ai più autorevoli docenti universitari italiani si alterneranno relatori d’eccellenza, quali Ondr?ej Dost l, Direttore del Mendel Museum di Brno; Werner Arber, Premio Nobel per la Medicina; Thomas C. Kaufman dalla Indiana University; Susi Pelotti, Presidente dei Genetisti Forensi Italiani; Luigi Carnevale, Direttore del Servizio Polizia Scientifica; Domenica Taruscio, Direttore del Centro Nazionale Malattie Rare dell’Istituto Superiore di Sanità; Kent G. Golic dalla University of Utah e molti altri ancora. Completa il programma di eventi un progetto inedito, che unisce e fa scontrare cinema fantastico e scienza: Schermi mutanti. Il cinema incontra la genetica. Alcuni capolavori di fantascienza, da Gattaca a Blade runner, saranno introdotti da eminenti genetisti, chiamati ad analizzarne le tesi di fondo dal punto di vista scientifico, respingendo gli allarmismi sul futuro del progresso – gli stessi che infiammano il dibattito collettivo – ma anche accogliendo le potenzialità profetiche offerte dall’invenzione fantastica. Un modo nuovo e potente per immaginare come diventeremo.