Una storia lunga più di 150 anni che a partire da Gregor Mendel (1822-1884), l’abate di Brno considerato il padre della genetica, arriva alla medicina personalizzata, all’ingegneria genetica, alla terapia genica, alla biologia sintetica, alla genetica forense. A raccontarla, dal 10 febbraio al 18 giugno, la mostra ‘DNA. Il grande libro della vita da Mendel alla genomica’ allestita al Palazzo delle Esposizioni. L’esposizione, a cura di Bernardino Fantini, Telmo Pievani, Sergio Pimpinelli e Fabrizio Rufo, presenta una prima parte storica, che ripercorre tutte le tappe fondamentali di questa avventura scientifica, presentando sia le scoperte sia le storie umane degli scienziati protagonisti: Mendel e le leggi sull’ereditarietà dei caratteri, Morgan e i moscerini della frutta, fondamentali per capire cosa fossero i geni e i cromosomi, le derive razziste dell’eugenetica, fino ai lavori di Watson, Crick e Rosalind Franklin per la struttura a doppia elica del dna. Nella seconda parte si affrontano, invece, il presente e il futuro, presentando i temi della clonazione, della medicina personalizzata, dell’ingegneria genetica, della biologia sintetica, con uno speciale focus dedicato alla genetica forense e allo studio del dna di specie estinte.Per tutta la durata della mostra sono previsti una serie incontri di approfondimento sul mondo del dna aperti a tutti e condotti dai maggiori protagonisti della ricerca scientifica in Italia e all’estero, una rassegna cinematografica e laboratori per scuole e famiglie.