San Biagio: i miracoli e leggende più conosciuti

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A San Biagio sono attribuiti diversi miracoli, tra cui il salvataggio di un bambino che stava soffocando dopo aver ingerito una lisca di pesce. Nella Basilica di San Biagio a Maratea, alla destra della Regia Cappella dedicata al santo, vi è la palla di ferro sparata dai cannoni francesi durante la Resistenza di Maratea assedio del dicembre 1806; su questa palla di ferro, inesplosa, sono ben visibili delle impronte che, secondo la tradizione, sarebbero le dita della mano destra di san Biagio. Si narra anche che, nella cittadina di Fiuggi, nel 1298, fece apparire delle finte fiamme sul paese, proprio mentre questi era in procinto di essere messo sotto assedio dalle truppe papali. La cittadina, che all’epoca si chiamava ”Anticoli di Campagna”, era feudo dei Colonna (famiglia)Colonna che a loro volta erano in guerra con la nobile famiglia romana dei Cajetani.

SAN BIAGIO 5L’intenzione dei Cajetani era quella di attaccare il paese da due lati: dal basso scendendo dal castello di Monte Porciano e dall’alto, alle spalle di Fiuggi dalla parte di Torre Cajetani; in virtù di tale piano divisero le proprie forze. San Biagio avrebbe fatto apparire delle finte fiamme che indussero le truppe nemiche, che oramai si accingevano all’attacco, a pensare di essere state precedute dalle forze alleate. Di conseguenza mossero oltre, ritornando ai loro alloggiamenti. I fedeli il giorno successivo lo elessero patrono della città. A ricordo di ciò persiste tuttora l’antica tradizione paesana di bruciare grandi cataste di legna di forma piramidale, denominate ”stuzze”, a ricordo dell'”apparizione”. Tale manifestazione avviene la sera del 2 febbraio di ogni anno nella piazza più alta del paese (p.za Trento e Trieste), dinnanzi al Municipio. A Salemi in provincia di Trapani, san Biagio è compatrono assieme a san Nicola di Barisan Nicola della città dal 1542. Si narra che in quell’anno, sotto il regno di Carlo V, la città di Salemi e le campagne circostanti, venissero invase dalle cavallette che ne distrussero i raccolti procurando, così, fame e carestia; allora i salemitani pregarono san Biagio, protettore delle messi e dei cereali, di liberarli da tale flagello ed il santo esaudì queste loro preghiere.

SAN BIAGIO 6Da allora i salemitani, in ricordo di questo evento, nella ricorrenza della festa del santo, ogni anno il 3 febbraio, preparano dei pani in miniatura: i “cavadduzzi”, cioè le cavallette e i “cuddureddi”, (impastando farina e acqua) questi ultimi rappresentano la gola di cui san Biagio è protettore. La chiesetta dedicata al santo si trova nel quartiere del Rabbato. Il 3 febbraio “cuddureddi” e “cavadduzzi” vengono benedetti e distribuiti ai fedeli che accorrono da ogni parte della città per pregare il santo e per farsi benedire la gola dal sacerdote con le candele accese ed incrociate. Dal 2008 viene fatta una rievocazione storica del miracolo delle cavallette, che vede dame, nobili e cavalieri, clero e popolani in costume medievale, uscire dal castello, percorrere tutto il centro storico ed arrivare alla chiesa del santo per deporre i doni e benedire le gole. Manifestazione a cui partecipano tutte le associazioni cittadine e le scuole.

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