San Valentino: ecco qual è l’origine della Festa degli innamorati

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L’origine della Festa degli innamorati, invece, rappresenta soprattutto il tentativo, da parte della Chiesa cattolica, di porre fine ad un popolare rito pagano per la fertilità. Fin dal quarto secolo a.C. i romani pagani rendevano omaggio, con un singolare rito annuale, il dio Lupercus. Lungo le strade della città veniva sparso il sangue di alcuni animali, come segno di fertilità, ma il vero e proprio rituale consisteva in una specie di lotteria dell’amore: i nomi delle donne e degli uomini che adoravano questo dio venivano messi in un’urna e opportunamente mescolati, quindi un bambino sceglieva a caso alcune coppie che per un intero anno avrebbero vissuto in intimità, affinché il rito della fertilità fosse concluso.

SAN VALENTINO LEGGENDE 1I padri precursori della Chiesa, determinati a porre fine a questa pratica licenziosa, si prodigarono per cercare un Santo degli innamorati in sostituzione dell’immorale Lupercus. Nel 496 d.C. Papa Gelasio annullò questa festa pagana e si diede il via al culto di San Valentino, un vescovo che era stato martirizzato circa duecento anni prima e che si era distinto in vita per aver diffuso l’importanza dell’amore.Secondo una tra le tesi più accreditate, fu il circolo di Geoffrey Chaucer a consacrare la festa di San Valentino come festa per antonomasia degli innamorati. Chaucer, nel suo poema “Parlamento degli uccelli” , associa la ricorrenza al fidanzamento di Riccardo II d’Inghilterra con Anna di Boemia. In ogni caso, in Francia e Inghilterra, nel Medioevo, si riteneva che a metà febbraio iniziasse l’accoppiamento degli uccelli; evento che si prestava a far consacrare il 14 febbraio come festa degli innamorati.

SAN VALENTINO LEGGENDE 2 Ma a quando risale la connotazione più commerciale della festa? Nei Paesi anglosassoni il tratto più caratteristico è lo scambio di “Valentine”, bigliettini d’amore con le sagome dei simboli dell’amore romantico (es. cuori, colomba, cupido). La più antica «Valentine» di cui si abbia traccia risale al XV secolo, e fu scritta da Carlo d’Orléans, allora detenuto nella Torre di Londra dopo la sconfitta alla battaglia di Agincourt (1415). Carlo si rivolge alla moglie con le parole: «Je suis déjà d’amour tanné, ma très douce Valentinée». A metà Ottocento negli Stati Uniti tal Esther Howland iniziò a produrre biglietti di San Valentino su scala industriale. Con il passare del tempo la tradizione dei biglietti amorosi divenne secondaria rispetto allo scambio di scatole di cioccolatini, mazzi di fiori o gioielli.

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