San Valentino sì o no? “Per gli uomini il 14 febbraio è un giorno qualunque, le donne invece vorrebbero festeggiare con gioia e ritrovare momenti romantici”. E’ quanto emerge da un sondaggio dell’Eurodap, Associazione europea disturbi da attacchi di panico, che mette in evidenza come uomini e donne vorrebbero vivere il giorno degli innamorati. Dal sondaggio, al quale hanno risposto circa 1.000 persone, è emerso che il 70% degli uomini pensa non solo che il giorno di San Valentino sia uno come gli altri, ma genera in loro indifferenza o anche fastidio. Il 30% delle donne concorda per certi aspetti con gli uomini, pur sostenendo che San Valentino sia comunque un’occasione per regalarsi una serata speciale con il proprio partner. Il restante 70% delle donne, invece, considera questa festività un momento da vivere con gioia e si aspetterebbe dal proprio compagno una cena romantica e attenzioni particolari. “Dal sondaggio sembra chiaro che la percezione del giorno di San Valentino ha subìto un cambiamento nel corso del tempo sia per gli uomini sia per le donne, e che queste ultime la ritengono un’ottima occasione per aumentare condivisione, unione e complicità con il proprio partner”, commenta Paola Vinciguerra, psicologa, psicoterapeuta presidente Eurodap. “In questo momento di crisi e precarietà – afferma la psicoterapeuta – anche ritagliarci un po’ di tempo per festeggiare San Valentino può essere un metodo valido per alleviare stress e tensione e per rivivere quelle sensazioni autentiche che vengono messe da parte a causa della routine quotidiana. Inevitabilmente, inoltre, il lavoro e gli impegni ci costringono fuori casa, ci impediscono di dedicarci pienamente alla vita di coppia e familiare. Ciò può generare malumori, insoddisfazioni, nervosismi, tensioni e preoccupazioni che possono portare a incomprensioni e conflitti all’interno della coppia dando così luogo a delusioni reciproche”. “Per rendere durevole un rapporto è necessario fare un passaggio psicologico dal momento iniziale dell’eccitazione a una sensazione emozionale meno scintillante, ma sicuramente più piena – aggiunge l’esperta – Dovremmo quindi sforzarci di dare un nuovo significato al giorno di San Valentino, quello di ricostruzione, miglioramento e rinvigorimento”. Come? “Attraverso il miglioramento della comunicazione emotiva tramite la riattivazione della nostra sensorialità – suggerisce Vinciguerra – provando a interpretare i desideri dell’altro, facendo attenzione al modo in cui noi stessi comunichiamo i nostri desideri e le nostre emozioni all’altro, senza colpevolizzarlo di aver deluso le nostre aspettative, evitando di chiuderci nel silenzio, né nascondendoci dietro uno schermo, ma sforzandoci di esprimere liberamente i nostri sentimenti. Usiamo quindi San Valentino per stupire, per sedurre, per guardarci reciprocamente festeggiando l’amore lontano dalla quotidianità, concedendoci un momento magico insieme lontano dagli smartphone e connessioni con il mondo virtuale”.