Secondo Guido Tonelli, fisico dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), la scoperta dei sette esopianeti simili alla Terra è una meravigliosa conferma di quanto gli astronomi sanno da tempo ed ora è più urgente mettere a punto una tecnologia che permetta di affrontare i lunghissimi viaggi necessari per raggiungere i mondi come questi.
Tonelli è uno dei protagonisti della scoperta del bosone di Higgs al Cern di Ginevra, ed è autore del saggio “Cercare mondi. Esplorazioni avventurose ai confini dell’universo” (Rizzoli, 182 pagine, 17 euro), da oggi in libreria.
“La scoperta del mini-sistema solare che ruota attorno alla stella nana Trappist-1 è un risultato meraviglioso, ma ci conferma quello che gli scienziati sanno da tempo. Moltissime stelle sono circondate da pianeti, e scoprire altri corpi celesti nei quali si sono sviluppate forme di vita potenzialmente simili alle nostre è solo questione di tempo“. “Per ora possiamo dire soltanto che si tratta di pianeti rocciosi, di dimensioni simili al nostro e che occupano orbite nelle quali l’acqua può trovarsi allo stato liquido. Fra pochi anni, quando riusciremo a raccogliere i primi dati inequivocabili sulla presenza di atmosfera e di composti organici, non avremo più dubbi“. “Si aprirà una doppia sfida: da un lato trovare le tecnologie adatte per entrare in contatto o addirittura cercare di raggiungere le “Nuove Terre”; dall’altro prepararci a questo vero e proprio shock culturale“.