Smog, Arpav: in Veneto ancora elevati i valori di PM10 in tutta la regione

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Da ieri il Veneto, assieme alle altre regioni della pianura padana, è interessato dal passaggio di una serie di deboli impulsi umidi, alcuni dei quali hanno portato lievi precipitazioni sparse. L’effetto dilavante delle piogge ha leggermente abbassato le concentrazioni in alcune stazioni di monitoraggio, mentre, in alcune zone come in Val Belluna e sulla pedemontana, i valori di PM10 medio giornaliero sono ulteriormente aumentati, rimanendo in generale molto elevati in tutta la Regione.
Da oggi 1 febbraio e almeno fino a domenica 5, il Veneto sarà ancora interessato dal transito di molte nubi, con cielo in prevalenza molto nuvoloso o coperto, associate a fasi con precipitazioni spesso deboli e sparse. Le concentrazioni di PM10 saranno in progressivo leggero calo, ma a causa degli elevati valori di partenza e della scarsa ventilazione, resteranno in prevalenza sopra i limiti di legge almeno fino a giovedì 2 febbraio, spiega l’Arpav del Veneto. Il superamento della soglia prevista per i livelli di concentrazione di PM10 per 3 giorni consecutivi fa scattare il livello di criticità 2. Tale livello di criticità è stato raggiunto oggi negli Agglomerati di Treviso, Venezia, Vicenza e Verona e nella città di Rovigo, mentre nell’Agglomerato di Padova tale livello di criticità era già stato superato ieri. Poiché i livelli di PM10 previsti saranno elevati almeno fino a giovedì, si conferma la criticità 2 per l’agglomerato di Treviso, Venezia, Vicenza, Verona e per il Comune di Rovigo, oltre che per l’agglomerato di Padova. (AdnKronos)

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