L’aria in Lombardia continua ad essere irrespirabile a causa dello smog: ieri anche Milano ha consumato la franchigia annuale dei 35 giorni ammessi dalla legge per il superamento del limite di 50 microgrammi per metro cubo di Pm10. Da oggi, il capoluogo lombardo è fuori legge, così come Cremona, che registra il 42esimo giorno di sforamento da inizio anno. E’ l’allarme di Legambiente Lombardia, che parla di “situazione allarmante” anche per la salute dei cittadini.
La Commissione Europea, ricorda Legambiente, ha avviato la seconda fase della procedura di infrazione contro l’Italia e altri Paesi Europei rispetto all’eccesso di biossido di azoto anche per l’area padana dovuto, in particolare, alla mobilità soprattutto legata ai motori diesel. Il Governo italiano ha tempo due mesi per dichiarare quali azioni metterà in campo per non essere multata e censurata nuovamente.
“Siamo di fronte all’ennesima dimostrazione che, nonostante le continue sollecitazioni, Regione Lombardia si è dimostrata incapace di agire in maniera risolutiva sulla questione inquinamento dell’aria”, afferma Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia. “Torniamo ancora a chiedere la convocazione urgente di un Tavolo Aria che coinvolga tutti i Comuni dell’area critica per la definizione di nuove e più stringenti misure strutturali, che non si fermino al mero intervento d’emergenza”. La Regione avrebbe dovuto “bloccare i diesel, che rappresentano la fonte principale di emissione”. (AdnKronos)