Stare seduti non fa così male alla salute come si credeva, in particolare in riferimento alla possibile insorgenza di diabete. O almeno, non nuoce se il tempo trascorso da seduti è motivato dal lavoro, che incide meno negativamente di quello invece dedicato all’ozio, come stare sul divano a guardare la tv. E’ quanto emerge da uno studio guidato dall’Universita’ di Sidney, pubblicato sul British Journal of Sports Medicine, che mette in dubbio una delle massime piu’ popolari, secondo cui ‘sedersi e’ il nuovo fumare’, cioe’ produce danni paragonabili a quelli del fumo di sigaretta, anche se non ‘sdogana’ del tutto l’abitudine alla sedentarieta’. Gli studiosi hanno preso in esame i dati di una ricerca su 4811 persone di mezza eta’ che lavoravano in un ufficio di Londra.
Nel 1998 ai partecipanti, tutti senza diabete o malattie cardiovascolari, e’ stato chiesto di riferire la quantita’ di tempo trascorso seduti a lavoro, nel tempo libero e a guardare la televisione. Nel 2011, 13 anni dopo, nello stesso gruppo di persone e’ stato determinato il livello di glucosio nel sangue e se vi fossero nuovi casi di diabete, tenendo conto di altri fattori come l’attivita’ fisica, la qualita’ della dieta, l’alcol e l’abitudine al fumo. I casi di diabete rilevati sono stati in totale 402 e vi era una scarsa correlazione tra lo stare seduti e il diabete e questa debole correlazione riguardava principalmente il tempo trascorso alla tv. Anche in quest’ultimo caso, pero’, secondo gli studiosi occorre tenere conto di altri fattori come l’abitudine agli spuntini e l’esposizione alle pubblicità di cibi poco sani. Inoltre, di importanza rilevante è il fatto che i partecipanti allo studio camminavano in media 45 minuti.