Stelle e corpi ghiacciati: una nana “inquinata” per Hubble

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Si trova a circa 170mila anni luce dalla Terra nella costellazione del Boote, è stata scoperta nel 1974 ed è stata classificata con il nome in codice di WD 1425+540. Si tratta di una nana bianca che è recentemente tornata alla ribalta per la peculiare condizione della sua atmosfera, osservata dal telescopio Hubble con l’aiuto, da terra, dall’Osservatorio Keck alle Hawaii.

I risultati dell’indagine sono stati illustrati nell’articolo “The Chemical Composition of an Extrasolar Kuiper-Belt-Object”, pubblicato ieri su The Astrophysical Journal Letters.

Il team internazionale della ricerca, grazie ad Hubble, ha potuto osservare per la prima volta i detriti di un oggetto massiccio, somigliante ad una cometa, sparpagliati nell’atmosfera della nana bianca WD 1425+540. Gli astronomi hanno cercato di tracciare un identikit del misterioso ‘inquinatore’ e hanno constatato che la sua composizione chimica è simile a quella della celebre cometa di Halley, assunta come termine di paragone perché studiata nei minimi particolari.

L’enigmatico oggetto celeste – spiega l’Agenzia Spaziale Italiana – appare 100mila volte più massiccio della storica cometa e, rispetto ad essa, presenta una maggiore quantità di acqua. Un ulteriore esame chimico condotto su questo arcano ‘visitatore’ di WD 1425+540 ha messo in rilievo la presenza di quegli elementi considerati essenziali per la vita, quali azoto, carbonio, ossigeno e zolfo. In particolare, secondo il gruppo di lavoro, è la prima volta che l’azoto viene individuato in questo tipo di contesto.

Gli scienziati hanno quindi ipotizzato l’esistenza di una fascia di corpi celesti simili a comete che orbitano intorno alla nana bianca, tracciando un quadro che ricorda da vicino la Fascia di Kuiper, la remota zona del nostro sistema planetario popolata da corpi ghiacciati.

Secondo gli astronomi, gli oggetti che fanno il ‘girotondo’ intorno a WD 1425+540 sarebbero sopravvissuti alla fase cruciale in cui la stella è diventata una gigante rossa fino a collassare in una nana bianca.

Le nane sono spesso attorniate da detriti, ma in genere essi sono di natura rocciosa e sono simili agli asteroidi; nel caso specifico di WD 1425+540, si tratta della prima volta in cui l’atmosfera di una nana bianca appare ‘inquinata’ da frammenti ghiacciati con un ‘look’ cometario.

In base ai risultati delle osservazioni, il team ha inoltre ipotizzato la presenza di pianeti nascosti che potrebbero aver perturbato la fascia di corpi ghiacciati ed aver influenzato la ‘pioggia’ di detriti su WD 1425+540. Questo fenomeno, tuttavia, potrebbe anche essere causato dalla compagna della nana bianca, una stella situata ad una distanza pari a 2mila volte quella che intercorre tra la Terra e il Sole.

Infine, i risultati delle osservazioni effettuate con Hubble e Keck, secondo i ricercatori, supportano l’ipotesi che contempla, anche in altri sistemi planetari, la presenza di corpi ghiacciati sopravvissuti alla fase finale della stella.

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