Elisabetta Iannelli, Vicepresidente dell’Associazione Italiana Malati di Cancro parenti e amici AIMaC, è stata insignita dalla Medtronic Foundation del prestigioso riconoscimento Bakken Award 2016 per aver impegnato la sua “extra life” dopo il cancro al servizio del volontariato oncologico.
Elisabetta Iannelli è uno dei 15 honoree, prescelti tra quasi 200 candidati da tutto il mondo, del Bakken Invitation Award, programma globale creato nel 2013 da Medtronic Foundation. Il Bakken Award, voluto da Earl Bakken (inventore del primo pacemaker nel 1957 e cofondatore di Medtronic), nasce per premiare le persone che, grazie all’utilizzo delle più innovative tecnologie mediche, hanno affrontato e superato malattie gravi e che con il loro impegno hanno portato valore aggiunto, umano e sociale attraverso il volontariato a favore degli altri malati che si trovano ad affrontare la loro stessa patologia. Medtronic Philanthropy ogni anno sostiene diverse iniziative a supporto delle varie comunità locali per promuovere l’accesso alle cure di qualità. In particolare con il Bakken Award si vuole dimostrare che, nonostante qualsiasi problema di salute, non solo è possibile vivere una vita piena, ma si può dare un grande contributo per il miglioramento della vita degli altri. #LiveOnGiveOn è l’ispirazione del premio.
Quest’anno, per la prima volta dall’istituzione del Bakken Award, unica tra gli honoree prescelti nel mondo, è stata premiata una ex malata di cancro italiana.
Ogni honoree ha ricevuto il premio personalmente da Earl Bakken, egli stesso un paziente che beneficia oltre che della sua invenzione, il pacemaker, anche di uno stent coronarico e di un microinfusore di insulina che gli hanno dato la possibilità di una “extra life”. Gli honoree sono stati scelti per la forza, il coraggio ed i contributi eccezionali dati alla comunità affinché il loro impegno per il miglioramento della qualità della vita di altri pazienti costituisca un modello di vita per tutti.
Al momento della premiazione Elisabetta Iannelli ha dichiarato: “Ho provato una immediata, profonda empatia per la filosofia che ispira il Bakken Award. Posso dire con assoluta convinzione che il concetto di ‘extra life’ e del suo buon utilizzo è nelle mie corde da sempre, probabilmente è ciò che, nel profondo, ha ispirato il mio impegno al servizio degli altri malati di tumore da quando io stessa ho ricevuto, a 24 anni, la diagnosi di cancro. Non mi sono mai chiesta come mai fosse capitato a me. Ho pensato, sperato, anzi voluto con forza, da subito, di poter essere un buon esempio per gli altri malati, un esempio di speranza che dimostrasse che la vita con il cancro e dopo il cancro è possibile e può essere bella, piena, intensa. Così è stato, a 24 anni dalla diagnosi posso ben dirlo e la mia famiglia, il mio lavoro, il mio impegno sociale lo dimostrano. Ma fino ad ora non avevo mai pensato – ha concluso Iannelli – che il mio impegno nel volontariato oncologico potesse essere riconosciuto come fonte di ispirazione per altre persone chiamate, loro malgrado, a investire le proprie risorse per vincere la vita dopo importanti malattie. Invece di lasciare che il cancro cambi la mia vita, cerco di cambiare la vita delle persone con il cancro.”
Iannelli, come ciascuno degli altri honoree, ha scelto l’associazione di volontariato beneficiaria del grant di 20.000$ devoluto da Medtronic Foundation per la realizzazione di iniziative a favore dei malati che, in questo caso, saranno impiegati dall’Associazione Italiana Malati di Cancro, parenti ed amici (AIMaC onlus) nel Servizio Informativo nazionale in ONcologia (SION). Il SION, costituito da 40 punti informativi attivi in 25 città presso i maggiori centri di studio e cura dei tumori, da una helpline nazionale e da sito internet www.aimac.it e forum, fornisce informazioni su misura per i malati di cancro e per i familiari che li assistono, attraverso un’attenta analisi delle richieste, in una prospettiva bio-psico-sociale avvalendosi anche di libretti ed altro materiale informativo (cartaceo e telematico) realizzato da AIMaC sulle diverse patologie oncologiche e relative terapie.
AIMaC, di cui Iannelli è vicepresidente da circa 14 anni, è una organizzazione di volontariato fondata da un gruppo di pazienti nel 1997 per fornire informazioni e sostegno psicologico ai malati di cancro ed alle loro famiglie attraverso una strategia multimediale personalizzata e sempre aggiornata. Nella battaglia contro il cancro uno strumento fondamentale è proprio l’informazione: “Sapere vuol dire poter combattere perché oggi di cancro si può guarire”.
Chi è Elisabetta Iannelli
http://bakkeninvitation.medtronic.com/honorees-winners/2016/elisabetta-iannelli/index.htm
Elisabetta Iannelli, avvocato e giornalista pubblicista, ha affrontato con forza e determinazione i ripetuti attacchi di un tumore al seno metastatico ed oggi vive in una condizione che lei stessa definisce di cronicità oncologica. Da sempre impegnata nel volontariato al servizio dei disabili, dagli anni Novanta ha progressivamente dedicato il suo tempo per il miglioramento della qualità della vita dei malati oncologici, dapprima con AIRC e poi, dal 2000 con AIMaC. Nel 2003 è tra i fondatori della Federazione italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia (F.A.V.O.) di cui è segretario generale dal 2004 ed è tra i promotori dell’istituzione della Giornata nazionale del malato oncologico.
Paladina della tutela dei diritti dei malati di cancro, sia in ambito nazionale che internazionale, è autrice di pubblicazioni su: I diritti del malato di cancro, Le assicurazioni private per il malato di cancro ed è fortemente impegnata per la diffusione della conoscenza e per lo sviluppo della normativa a tutela dei malati e dei loro familiari in ambito sociale, sanitario e lavoristico.
Ha contribuito all’elaborazione, nell’ambito dei rapporti di collaborazione tra AIMaC ed il Ministero del Welfare, della norma sul part-time per i malati oncologici inserita inizialmente nella c.d. riforma Biagi. Ha, inoltre, curato i rapporti con il Ministero della Funzione Pubblica per ottenere la progressiva estensione a tutti i comparti del pubblico impiego della possibilità di assentarsi dal lavoro nei giorni di ricovero per chemioterapia o per altre terapie salvavita senza perdere retribuzione e senza dover usufruire dei giorni di malattia e per l’estensione della normativa sul part-time ai lavoratori pubblici malati di cancro. Ha fortemente voluto e collaborato alla stesura della norma che riduce a 15 giorni il tempo per l’accertamento dell’invalidità civile e dell’handicap per i malati di cancro.
E’ componente del Comitato Scientifico dell’Osservatorio permanente sulla condizione assistenziale dei malati oncologici (di cui fanno parte oltre a FAVO: Censis, Ministero della Salute, ISS, INPS, AIOM, AIRO, SIE, INT, FIMMG, SIMG, SIPO, SICO, AIRTUM) che pubblica annualmente il Rapporto sulla condizione assistenziale dei malati oncologici.
Nel 2011 è stata nominata dall’American Cancer Society: Global Cancer Ambassador per l’Italia in occasione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite del 19-20 settembre 2011 riunita per il Summit di Alto Livello ONU che ha adottato la Dichiarazione sulle Malattie non trasmissibili.