”Vietare o limitare fortemente l’eliski anche in Italia con una regolamentazione stringente“. Lo propone Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, in occasione del convegno “Turismo degli elicotteri o turismo del rispetto?”, presso LanzoIncontra, a Lanzo, in provincia di Torino. L’eliski è la pratica per sciare fuoripista che utilizza l’elicottero come mezzo di risalita “considerata – sottolinea Realacci – non adatta alle Alpi per ragioni ambientali dalla Commissione internazionale per la protezione delle Alpi (Cipra) e per questo vietata o limitata negli altri Paesi alpini europei“. A gennaio, il ministero delle Infrastrutture rispondendo a una interrogazione sulla questione presentata da Realacci e Borghi (su sollecitazione di Beppe Leyduan, Carlo Alberto Pinelli, Mountain Wilderness e Cai), “ha condiviso ‘pienamente’ quanto da noi richiesto. Nella stessa occasione – aggiunge Realacci – il ministero ha annunciato l’intenzione di definire, di concerto con il dicastero dell’Ambiente e gli enti territoriali coinvolti, un rigido sistema regolatorio per l’eliski in linea con quanto indicato dalla Cipra e con quanto già disposto dagli altri paesi alpini europei“. A preoccupare è, in particolare, la tutela dell’ambiente montano che sta facendo i conti anche con i cambiamenti climatici. “A fronte dei mutamenti climatici in atto, che in Italia hanno tra l’altro portato a una riduzione della superficie dei ghiacciai del 30% negli ultimi 50 anni e della vocazione naturale del Paese– ricorda Realacci – è bene puntare su un turismo legato alla qualità, alla sostenibilità e alla bellezza“. Best practice in questo senso ci sono già. In particolare, Realacci cita il caso del piccolo centro di Balme, nelle valli di Lanzo, “che si è impegnato con una delibera a non autorizzare sul suo territorio la pratica dello sci con l’elicottero, né l’utilizzo di altri mezzi quali quad, moto, fuoristrada e motoslitte“.
Turismo, Realacci: vietare l’eliski, è rischioso per le persone e per l’ambiente
