Ultime scosse, i terremoti non sono aumentati: è aumentata l’attenzione mediatica

MeteoWeb

Ormai la parola “terremoto” è una costanza nelle notizie quotidiane. Ogni giorno fanno notizia eventi sismici di magnitudo anche inferiore a 4.0, avvertiti dalla popolazione ma senza effetti dannosi.

Dal sisma del 24 agosto 2016 l’attenzione mediatica sui terremoti è infatti aumentata moltissimo. Era successo anche dopo il sisma del 2009 a L’Aquila, o dopo quello del maggio 2012 in Emilia Romagna.

La presenza di notizie continue sui terremoti può quindi dare la percezione di un loro aumento in quantità, ma si tratta di un errore. I terremoti non sono aumentati, sono un fenomeno geologico che avviene da sempre nella storia della Terra legato ai grandi movimenti tettonici che avvengono nel Pianeta. Quella che è aumentata è la nostra attenzione verso di loro. I dati parlano chiaro però: sebbene vi sia stato un aumento del numero di scosse nella zona del Centro Italia (ma solo nell’area del cratere), a seguito della sequenza sismica in corso, nel resto del paese i terremoti di questi giorni sono un fenomeno del tutto normale e conosciuto da tempo.

Stessa cosa vale per i terremoti di questi giorni nel resto d’Europa: essi non fanno altro che confermare ciò che sappiamo da tempo. Il sud Europa è esposto a un’elevata pericolosità sismica, e l’unico modo per metterci al riparo da eventi importanti – che prima o poi avverranno, ma sui quali al momento non è possibile fare nessuna previsione – è attraverso l’edilizia antisismica. Un lavoro che richiederà tempo e pazienza, ed al quale non può certo servire l’ansia continua per le quotidiane scosse, che da sempre si verificano, e sulle quali soltanto dopo l’agosto del 2016 si sono accesi i riflettori.

Condividi