Le rovine Maya di Tulum sono alcune delle più misteriose e suggestive rovine pre-ispaniche sulla penisola messicana dello Yucatán. Le rovine comprendono un gruppo di edifici ben conservati all’interno di una cinta muraria fortificata che risale al XIII secolo. L’antica città era protetta da alte scogliere, dal Mar dei Caraibi e da un muro di cinta e si crede che costituisse un importante centro commerciale che ha prosperato fino alla colonizzazione spagnola del 1518. E’ El Castillo, l’edificio più imponente sul sito, che a 7,5 metri di altezza, domina l’intera area.
La posizione costiera di Tulum, con l’alto edificio del Castillo a picco sul mare, ha fatto sì che la cittadella fosse la prima a essere avvistata dagli spagnoli. Il 3 marzo 1517 tre vascelli spagnoli giunsero nei pressi della città e vennero raggiunti da alcune piroghe maya. Tulum fu teatro di un primo scontro tra maya e invasori, avvenuto allo sbarco degli europei e risoltosi a favore degli invasori. Oltre a El Castillo: da visitare l’Arco Maya, falsa volta; la Casa de Ias Columnas, con tetto fatto di travi in legno ricoperte da stuoie, il Tempio del Dio discendente, così detto per il rilievo posto al centro del fregio superiore che mostra una singolare divinità, collegata forse al miele o al sole al tramonto, misteriosa, unica nell’arte classica Maya. Essa, infatti, è presentata a testa in giù, con le gambe all’aria divaricate, coda di uccello e ali. Da visitare il Tempio degli Affreschi, con al piano superiore affreschi rappresentanti divinità Maya, del cielo, della pioggia, della luna e della fertilità. Sotto le Rovine si trova una spiaggia paradisiaca su cui attraccavano le navi commerciali di questa stupenda civiltà.