Xylella, Coldiretti: “importante possibilità di reimpianto degli uliveti”

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L’apertura dell’Unione Europea alla possibilita’ di reimpianto di nuovi uliveti resistenti nell’area affetta da Xylella fastidiosa, il batterio che porta al disseccamento degli ulivi, e’ “un segnale importante che ci auguriamo possa diventare presto operativo con l’abrogazione dell’articolo 5 della Decisione del 2015 assunta dall’Ue che vieta ai coltivatori salentini, vale a dire delle provincie di Lecce e parte di Taranto e Brindisi, di impiantare nelle zone gia’ infette“. Lo ha ribadito il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo a Presicce presso Masseria del Feudo dove e’ in corso un progetto di ricerca.

L’apertura dell’Ue – ha aggiunto Moncalvo – rappresenta una speranza di ripresa economica e produttiva proprio dove la patologia ha azzerato un intero patrimonio olivicolo, ma la volonta’ di mettere a dimora nuove piante e’ anche il sintomo di una voglia di riscatto e di recuperare un giusto rapporto con l’ambiente e il territorio da parte del popolo salentino”. “Una volta ottenuta la deroga al divieto di reimpianto – ha proseguito il presidente della Coldiretti – dovranno essere attivati tutti gli interventi utili a sostenere gli olivicoltori nell’attivita’ di reimpianto e per ristorarli delle perdite subite, in termini di patrimonio olivicolo e riduzione di oltre il 50% della produzione di olive, oltre a garantire la moratoria sui mutui e la sospensione dei contributi.

In un campo sperimentale di 12 ettari, a Presicce, sono stati innestati 1.000 ulivi secolari con 250 varieta’, di cui 220 italiane (moltissime DOP) e 70 delle quali pugliesi e salentine, per un totale di circa cinquemila innesti. Tra le varieta’ anche cloni delle cultivar autoctone, Ogliarola e Cellina, per redigere una scala di tolleranza del batterio. Un’altra ricerca, realizzata con Cnr (Ipsp di Bari e Ibbr di Perugia), Universita’ di Bari e centro “Basile Caramia“, si basa sul ritrovamento in zone fortemente contaminate dal batterio, di 10 esemplari unici di olivastri asintomatici negli agri di Presicce, Ugento e Castrignano del Capo, risultati tutti negativi alle analisi per Xylella.

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