“In Texas si porta avanti una politica proibizionista che ha una vittima: la donna“: lo sostiene Filomena Gallo, segretario dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca, secondo la quale, “è contro la salute delle donne e contro le loro libertà” la legge dello Stato americano che dà al medico la possibilità di non informare i genitori di eventuali malformazioni del feto in funzione anti-abortista e che prevede, per l’assicurazione sanitaria, un pagamento di un premio assicurativo a parte per coprire l’interruzione di gravidanza. “Si tende a cancellare normative positive frutto di battaglie politiche e sociali durate anni“, dice Gallo all’Adnkronos Salute, che annuncia iniziative dell’Associazione a livello internazionale. L’offensiva contro i diritti delle donne “è pesante – aggiunge l’esponente dell’associazione Coscioni – tra un po’ dovremmo aspettarci attacchi al diritto al voto. Togliere risorse alle donne, con tagli alla spesa sociale e sanitaria, indica che c’è un disegno preciso di cancellare quello che è stato raggiunto nel tempo. Con politiche come quelle del Texas vengono messi in discussione anche i diritti umani. E’ un ondata che deve avere una risposta netta e precisa“, incalza Gallo: “Anche noi come associazione Coscioni agiremo, nell’ambito delle iniziative internazionali, affinché decisioni del genere siano revocate e non ripetute in altri Stati“. L’azione internazionale per i diritti umani, ricorda Gallo, “non è una novità per noi. Lo abbiamo già fatto intervenendo davanti alla Corte interamericana dei diritti umani per tutelare coppie che si vedevano negate il diritto alla fecondazione. Lo stiamo facendo per affermare il diritto alla scienza, che significa anche libertà alla salute, alle Nazioni Unite. In questo caso lo facciamo attraverso il monitoraggio dello stato delle libertà nel mondo con la presentazione di rapporti-ombra dinanzi alla commissione Onu per i diritti sociali, che periodicamente revisiona tutti i Paesi nell’ambito dei diritti fondamentali. L’ultimo Paese recentemente esaminato per il quale è stato presentato un rapporto ombra è stato il Messico”. L’attività internazionale dell’associazione “continua, anche con gli incontri di tutti gli ambasciatori, per arrivare ad avere, in tutti i Paesi, il pieno rispetto di tutti i diritti umani e Rapporti veritieri sullo stato delle libertà dei cittadini del modo“.