Accadde il 29 febbraio 1960: un forte terremoto devasta Agadir, in Marocco

/
MeteoWeb

Il 29 febbraio del 1960, un forte terremoto devastava il sud del Marocco. La scossa, di magnitudo momento 5.7, ebbe epicentro nella città di Agadir. Proprio l’ubicazione del sisma (sia l’epicentro che l’ipocentro) fu all’origine del terribile bilancio, di oltre 15.000 morti. Nonostante la magnitudo non elevatissima infatti, l’epicentro si trovava proprio in piena città, mentre l’ipocentro – secondo le stime fatte a posteriori – si ubicò a pochissimi km di profondità. Altro fattore importante all’origine del disastro, la scarsa qualità degli edifici. L’ultimo sisma devastante ad Agadir era avvenuto duecento anni prima, e si era persa la memoria di quell’evento.

Circa un terzo della popolazione della città di Agadir morì a causa dei crolli. Nei quartieri di Fonti, Yachech e della Kasbah, la quasi totalità degli edifici furono distrutti o seriamente danneggiati. A questo link diverse fotografie d’epoca del disastro.

Il Marocco, pur non avendo una sismicità alta come altre aree del mondo (Giappone, Cile, California) e del Bacino del Mediterraneo (Grecia, Turchia, Italia), è soggetto a terremoti anche di magnitudo superiore a 6.0. La zona più pericolosa sismicamente è quella settentrionale, dove avviene la collisione fra Placca Africana e Placca Eurasiatica. Da segnalare recentemente il sisma di Al Hoceima del 2004.

Il pericolo arriva anche dai forti terremoti che avvengono in mare, sia nell’Oceano Atlantico (come quelli che colpiscono anche il Portogallo), che nel Mar di Alboran (colpiscono anche il Sud della Spagna). Terremoti avvengono però lungo tutta la catena montuosa dell’Atlante, e quello di Agadir è da considerarsi come uno di questi.

Condividi