Prevenzione come soluzione per i problemi legati all’acqua, andando alle ”radici” e partendo ‘‘dall’educazione civica” perché ‘‘l’ambiente e’ la famiglia di tutti. Mi rifaccio sempre all’educazione civica: si deve partire dalle radici’‘. Così Michele Caputo, dell’Accademia dei Lincei, apre i lavori del convegno ‘Strategie di adattamento alla domanda e alla disponibilita’ di risorse idriche’, oggi a Roma in occasione della Giornata mondiale dell’acqua che si celebra domani 22 marzo.
”Occorre la collaborazione proprio di tutti per la soluzione pratica dei problemi connessi” all’acqua, osserva Caputo che ricorda come la risorsa idrica sia ”necessaria per fare tutto; dal pane all’acciaio” e come ne occorra ”in un numero crescente di attività”. ”L’ambiente dovrebbe essere considerato la famiglia di tutti – prosegue il Linceo – prevenire e’ piu’ utile che punire non solo dal punto di vista morale ma anche per l’indotto nel bilancio dello Stato. La mancata prevenzione e’ un reato che costa pesantemente allo Stato. Basta pensare ai terremoti e, soprattutto, all’idrogeologia i cui fenomeni catastrofici sono spesso, quasi sempre, prevedibili soprattutto ora che i fenomeni meteorologici, tranne casi particolari, sono prevedibili con soglia di preavviso che si avvicina a 15 giorni”.
”Quando si parla dell’ambiente, perlopiu’, ci si limita a parlare di protezione, raramente si parla di migliorare – rileva Caputo – comunque e soprattutto, parlando di protezione, si ha bisogno di tutti. Non come per qualsiasi aspetto della vita sociale ma molto di piu’ perche’ l’ambiente e’ responsabilita’ di tutti, per le conseguenze nel bene e nel male”.