Più pomodoro riduce i grassi e il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari. E’ quanto emerge da una recente revisione di alcuni studi pubblicata su Atherosclerosis e segnalata dall’Osservatorio integratori Italia, che ha indagato gli effetti del consumo di derivati di pomodoro e licopene su alcuni marker della funzione cardiovascolare, come quantità di lipidi nel sangue, pressione sanguigna e funzione endoteliale in individui adulti. La revisione evidenzia un’associazione tra consumo di prodotti a base di pomodoro, integrazione con licopene e minor rischio di sviluppare malattie cardiovascolari. I risultati hanno mostrato che interventi nutrizionali con prodotti a base di pomodoro erano associati a una riduzione significativa dei valori del colesterolo Ldl e un miglioramento dei valori di Fmd (indice di funzionalità endoteliale e parametro surrogato di rischio cardiovascolare) mentre una supplementazione con licopene riduceva la pressione sistolica. “Le evidenze disponibili costituiscono un’area di ricerca molto promettente e in prospettiva potranno supportare lo sviluppo di strategie nutrizionali individualizzate per far fronte alla gestione dei fattori di rischio cardiovascolare – afferma Andrea Poli, presidente di Nutrition Foundation of Italy – Interessante è osservare come gli effetti protettivi del licopene e dei derivati del pomodoro siano complementari e non perfettamente sovrapponibili”. “Il pomodoro migliorerebbe il profilo lipidico e il licopene soprattutto il profilo dei valori della pressione sanguigna – aggiunge Poli – Il messaggio punta a sottolineare che gli alimenti funzionali (come il pomodoro) e i loro principi attivi purificati (come il licopene) sembrano sinergizzare nei loro effetti di prevenzione cardiovascolare, ciascuno aggiungendo qualcosa agli effetti protettivi dell’altro”.