“Non è un piano, non inventiamo niente di nuovo. Si tratta piuttosto di aprire alla massima collaborazione di tutti i soggetti coinvolti”. Così la consigliera Elisabetta Meucci (Pd) ha spiegato, e illustrato nell’aula del Consiglio regionale, il ”Progetto Casa Toscana” contenuto in una proposta di risoluzione approvata a maggioranza. Questa ”azione di coordinamento” per rendere ”più efficaci le diverse competenze di prevenzione e ricostruzione” in capo a ”professionisti, mondo universitario, associazioni e sistema della protezione civile”, è ”finalizzata a contrastare il rischio sismico e idrogeologico”. Casa Toscana si sviluppa, e richiama, quanto fatto dal governo nazionale sul tema della tutela ambientale e impegna la Giunta toscana ad ”attuare la prevenzione territoriale attraverso un progetto pluriennale integrato”. Nel testo, si chiede di ”lavorare per la creazione di un percorso condiviso che possa attivare sinergie e collaborazioni tra le diverse istituzioni territoriali, garantendo qualità ed efficacia degli interventi”. La Giunta viene inoltre sollecitata a definire un ”formale protocollo di lavoro”. In sede di dichiarazione di voto, il consigliere Giacomo Giannarelli (M5s) ha annunciato parere contrario perché l’atto è ”privo di qualsiasi incisività”. ”Si tratta di un elogio alle politiche del Governo centrale” ha spiegato invitando il Partito democratico a ”rispettare i pareri tecnici che esprimono una serie di prescrizioni e che rendono alcune opere inattuabili, attuare i piani già esistenti e rispettare la natura”. Richiamando quanto contenuto nel Piano paesaggistico, Giannarelli ha spiegato di ”non essere contrario a priori alle grandi opere e infrastrutture”. La strada statale per Piombino, per esempio, secondo il consigliere ”è una priorità. Non lo è, invece, la Tirrenica sulla quale continuate ad investire, come risulta dal Piano regionale di sviluppo, non lo sono gli ampliamenti delle autostrade o le grandi stazioni. Non è certamente utile la Tav perché provoca dissesti idrogeologici” ha concluso auspicando ”investimenti sul ferro”. Di ”intenzioni condivisibili” ha parlato il consigliere Tommaso Fattori (Sì – Toscana a sinistra). ”Qualsiasi documento che punti al contrasto del rischio sismico è benvenuto per quanto generico” ha spiegato. Rispettare il Piano di indirizzo territoriale, per il consigliere, è fondamentale. ”Dobbiamo però riuscire a incidere anche sulle cause del dissesto”, ha concluso Fattori. Un ”forte sostegno” alla risoluzione è arrivato dal presidente della Commissione Ambiente Stefano Baccelli (Pd). ”L’idea che la tutela del territorio si attui solo rispettando una buona legge urbanistica e un altrettanto valido Piano, è sciagurata perché lo immagina come una fotografia immutabile”. ”Casa Toscana – ha detto Baccelli – è un progetto straordinariamente ambizioso. È esattamente quello di cui abbiamo bisogno perché si ha cura del territorio se si presta attenzione alle sue peculiarità”. Il progetto, per il presidente, è un ”salto di qualità” perché ”mette in linea le diverse opportunità per superare le criticità”.