Dalla tigre al panda fino arrivare all’avorio. Il Wwf celebra il World Wildlife Day, la giornata dedicata al mondo della natura ‘selvaggia’ che si celebra in tutto il mondo il 3 marzo, ricordando alcuni successi della conservazione ottenuti nel 2016. 1. Il numero di tigriè aumentato per la prima volta nella storia, con 3.890 esemplari (nel 2010 erano appena 3.200) grazie agli sforzi di protezione da parte delle comunità locali, i governi e le Ong. 2. Il Panda, simbolo del Wwf, esce dalla classifica degli animali ”in pericolo”: l’aumento del 17% della popolazione ha fatto ‘scendere’ questa specie al gradino più basso del rischio, sebbene la popolazione complessiva sia stimata solo di 1864 individui sono cresciute le riserve e le aree protette che lo tutelano (oggi sono 67). Oggi il Panda è considerato vulnerabile poiché la sua sopravvivenza è fortemente legata al buono stato dell’AMBIENTE unico in cui vive, le foreste di bambù che a loro volta tra le varie minacce annoverano anche gli effetti del cambiamento climatico. 3. Il commercio del Pangolino è riconosciuto come illegale: le otto specie di pangolino che sono tra le maggiori vittime tra i mammiferi a causa del commercio illegale hanno finalmente ottenuto la tutela grazie ad una risoluzione della Cites del settembre scorso che ne bandisce qualunque tipo di commercio. 4. Qualche successo anche per i Siti Patrimonio Naturale Mondiale: la barriera corallina del Belize, paradiso di delfini e tartarughe marine, a ottobre è stata ‘risparmiata’ dalle prospezioni sismiche finalizzate alla ricerca di idrocarburi; il Parco di Coto Donana in Spagna, sito importante per oltre 4.000 specie di piante e animali tra cui il felino più raro, la lince iberica, dopo una Campagna del Wwf ha ottenuto la cancellazione di un progetto di dragaggio. 5.La Cina ha annunciato la chiusura del mercato dell’avorio entro il 2017: una decisione storica per un paese considerato il maggiore mercato mondiale ‘legale’ di avorio. L’annuncio è stato dato nel dicembre scorso, una scelta che potrà così fermare la ‘domanda’ di questo prodotto e si spera possa anche rafforzare gli sforzi contro la piaga del bracconaggio in Africa che uccide ogni anno 20.000 elefanti. Ma l’allarme sulle specie e rischio resta alto: entro il 2020 potremmo perdere il 67% di specie tra pesci, uccelli, mammiferi, anfibi e rettili, un peggioramento ulteriore rispetto al trend negativo del 58% di riduzione globale registrato tra il 1970 e il 2012. Un caso simbolo della perdita di specie è quello del rinoceronte: i numeri del bracconaggio denunciano una media di 3 rinoceronti uccisi al giorno. Il South African Department of Environmental Affairs ha recentemente dichiarato che nel 2016 almeno 1.054 rinoceronti sono stati trovati uccisi in quello Stato. Il pianeta, commenta Donatella Bianchi, presidente del WWF Italia, ”ha bisogno di un cambio di passo per poter vincere le sfide globali che ci troviamo a fronteggiare ma per farlo c’è bisogno che le nuove generazioni si mettano in gioco e contribuiscano con le loro idee e i loro punti di vista alle scelte politiche e strategiche in difesa della natura e dell’ambiente”. Ed è proprio alle giovani generazioni che si rivolge il World Wildlife Day. Lo slogan lanciato dall’Onu è infatti ”Listen to the young voices – Ascolta le voci dei giovani”. Ecco alcuni esempi concreti dell’impegno in prima persona dei giovani nel mondo: in Buthan grazie al Wwf è nato il primo Young bhutanese birders club che riunisce giovani birdwatchers tra gli 11 e i 19 anni. In Italia, invece, è nata da poco la Community Wwf Young: lanciata il 28 gennaio a Bologna (città che ospiterà il G7 sull’Ambiente 2017), ha lo scopo di mettere in contatto giovani tra i 18 e i 35 anni, provenienti da ogni parte d’Italia, appassionati di natura e che desiderano fare qualcosa per tutelare il nostro Pianeta, insieme. La community (www.wwf.it/tu_puoi/wwf_young/) è un canale di scambio di idee per identificare quali problemi (cambiamenti climatici, la perdita di biodiversità e i traffici illeciti a danno della natura) sono percepiti come cruciali nel nuovo millennio, favorendo l’incontro tra nuove energie e punti di vista diversi sul futuro del nostro pianeta. Mettendo in rete le idee e le energie dei giovani, Wwf Young mira ad ideare iniziative innovative, influenzare dal basso le politiche sui temi ambientali e di sviluppo sostenibile, promuovendo progetti in collaborazione con il mondo universitario e della ricerca. (AdnKronos)