Lunedì scorso il comune di Madrid, in Spagna, ha presentato il suo piano per migliorare la qualità dell’aria, a seguito dei continui sforamenti dei limiti di inquinamento atmosferico e gli ultimatum lanciati dalla Commissione Europea. Madrid è infatti una delle città più inquinante d’Europa.
Le misure più importanti entreranno in vigore fra il 2018 ed il 2025 e consistono in una riduzione dei limiti di velocità sulle autostrade cittadine più vicine al centro (come la M-30, una enorme autostrada cittadina che circonda buona parte della metropoli), e nel divieto di parcheggio nelle zone centrali ai veicoli più vecchi. Il nuovo limite di velocità sulla M-30 sarà di 70 km/h a partire dal 2018, mentre i veicoli più inquinanti avranno vita difficile a partire dal 2020. Non potranno più circolare per il centro a partire dal 2025.
Inoltre Madrid si appresta a modificare in modo importante alcune aree centrali, dopo la votazione cittadina Decide Madrid che si è svolta a febbraio. In particolare, si prevede una riduzione del traffico automobilistico sulla Gran Via e la trasformazione della Plaza de España con l’interramento delle strade e la piantumazioni di oltre mille alberi. Una svolta “green” che fa ben sperare gli ambientalisti. Il tutto è stato fortemente voluto dalla giunta municipale di Manuela Carmena, formata da partiti della sinistra e da movimenti ecologisti, con l’appoggio dei socialisti.