Cresce l’attenzione lungo le coste del Queensland per l’imminente arrivo del ciclone tropicale “Debbie” che nel fine settimana si è sensibilmente rafforzato sul settore meridionale del mar dei Coralli, fino a raggiungere lo status di ciclone di 1^ categoria sulla scala Saffir-Simpson. Come tutte le ciclogenesi tropicali, in formazione sopra le calde acque superficiali del mar dei Coralli in questo periodo dell’anno, questa depressione tropicale, già sul punto di evolvere in una tropical storm, con venti medi sostenuti ad oltre i 64 km/h, nasce a seguito dell’interazione fra i moderati, a tratti anche sostenuti, venti da O-NO e da Ovest (i resti del “Monsone di NE” che supera l’equatore deviando bruscamente da NO e O-NO una volta varcato quest’ultimo), che dal mar di Giava e dal mar di Flores si muovono in direzione del mar di Banda, mar delle Molucche, propagandosi fino alle coste meridionali di Papua Nuova Guinea, al mar degli Arafura fino allo Stretto di Torres, con i venti da SE e S-SE, in azione tra il basso mar dei Coralli e le coste del Queensland.
La confluenza tra i venti da O-NO e da Ovest, che escono con forza dallo Stretto di Torres, e la sostenuta ventilazione da SE, legata al ramo principale dell’Aliseo di SE, che risale sul mar dei Coralli, risulterà determinate nell’accelerare la rotazione ciclonica nei bassi strati, accendendo la miccia della ciclogenesi tropicale, agevolando la rapida intensificazione della depressione tropicale, che in seguito evolverà in una giovane tempesta tropicale, con venti piuttosto intensi che supereranno la soglia dei 100 km/h.
Al momento, osservando le ultime moviole satellitari, la tempesta tropicale ha cominciando a prendere sempre maggiore sviluppo, trasformandosi in poche ore in un ciclone tropicale che comincia ad avvicinarsi pericolosamente alle coste del Queensland, apportando le prime precipitazioni di stampo temporalesco. Negli ultimi scatti satellitari, inoltre, si nota la presenza di un occhio centrale molto ben definito, completamente sgombro di nubi, che indica la rapida intensificazione del sistema e il consistente rafforzamento della forza centrifuga interna, grazie all’enorme mole di energia fornita dalle calde acque del mare.
Ma lo scoppio dell’attività convettiva che ha trasformato “Debbie” in un insidioso ciclone tropicale si è realizzato nel momento in cui la tempesta, durante il suo movimento verso ovest, è transitata nel tratto di mare a sud delle coste sud-orientali di Papua Nuova Guinea, sopra acque molto calde, con valori superiori ai +29°C (localmente anche più). Transitando sopra un ambiente umidissimo e molto caldo, “Debbie” in poche ore ha avviato un intenso processo di “autoalimentazione” che lo ha rafforzato notevolmente, fino alla 1^ categoria Saffir-Simpson, con venti medi sostenuti davvero molto forti, che lambiranno la soglia dei 120-130 km/h attorno l’area perturbata, localizzata nel settore più occidentale del mar dei Coralli.
I bassi valori di “wind shear” in quota non hanno rappresentato alcun tipo di ostacolo per l’attività convettiva. Inoltre il ciclone tropicale, durante il suo avvicinamento alle coste del Queensland, continuerà ad essere alimentato da masse d’aria molto umide, nei medi e bassi strati, aspirate direttamente, dal settore più meridionale del mar dei Coralli e dai mari che circondano Papua, dalla stessa circolazione depressionaria.
Queste masse d’aria molto umide, di origine sub-equatoriale oceanica, supporteranno l’attività convettiva, già molto intensa attorno il nucleo centrale della tempesta, favorendo la formazione di bande nuvolose, di forma spiraliforme, che nel corso del tardo pomeriggio di oggi si avvicineranno alle coste centro-meridionali del Queensland, portando su queste intense piogge e forti rovesci che verranno accompagnati da una intensa ventilazione da SE e S-SE che risulterà anche forte nel tratto di costa fra Bowen e Towsville.
I venti più forti, prevalentemente da SE e S-SE, stanno spirando con molta forza lungo il bordo sud-occidentale di “Debbie”, davanti il settore meridionale della Gran Barriera Corallina Australiana, dove vengono segnalate raffiche che toccano picchi di oltre i 60 km/h. In diverse isole, davanti la Gran Barriera Corallina Australiana, i venti da SE e S-SE potrebbero divenire particolarmente intensi, soffiando con picchi medi sostenuti di oltre i 60-70 km/h, con raffiche ad oltre gli 80-90 km/h. Al momento le tempeste più violente rimangono relegate in mezzo al mar dei Coralli, poco a largo del rift della Gran Barriera Corallina Australiana.
All’interno dell’area perturbata, che caratterizza il nucleo centrale, lì dove agiranno i fortissimi “venti di sbarramento” del ciclone tropicale si sta sviluppando anche un moto ondoso, molto confuso (onde da più direzioni tipiche dentro i cicloni tropicali dato l’andamento molto turbolento dei venti ciclonici) e duro da navigare, con onde di “mare vivo”, capaci di raggiungere i 3-4 metri di altezza e “Run-Up” localmente superiori in mare aperto. Solo dalla tarda serata di domani (ora locale nell’Australia orientale) il ciclone dovrebbe incominciare gradualmente a perdere potenza, nel momento in cui il bordo più occidentale di esso impatta con i rilievi della Grande Catena Divisoria, alle spalle della città di Bowen.
Il ciclone nelle prossime ore, dal caldo mar dei Coralli (la vera fonte energetica che tuttora l’alimenta) tenderà a spostarsi su acque sempre meno profonde e con un minor contenuto di calore messo a disposizione della poderosa struttura ciclonica. Questi fattori, con molta probabilità, indeboliranno in parte l’attività convettiva attorno il nucleo centrale di “Debbie”, declassando il ciclone in una intensa tempesta tropicale subito dopo la fase del “landfall” che si concretizzerà nella nottata di domani. Pur perdendo parte della sua forza il ciclone tropicale rappresenterà una seria minaccia per tutto il tratto di costa centro-meridionale del Queensland, dove le piogge torrenziali, ma soprattutto i venti molto forti, dapprima da SE e S-SE, in successiva rotazione da O-SO e SO (quindi venti di terra), rischiano di causare qualche danno nell’area fra Bowen e Towsville.
Il nucleo centrale di “Debbie” dovrebbe transitare pochi chilometri a nord della città di Bowen (popolazione 10.260 abitanti) che dovrebbe risentire solo di un temporaneo rinforzo dei venti da S-SE e Sud, che potranno temporaneamente raggiungere l’intensità di tempesta. Da notare come le coste centro-meridionali del Queensland, che dalla prossima mattinata saranno esposte all’intensa ventilazione orientale attiva sul bordo più meridionale del ciclone tropicale, verranno parzialmente protette dal rift della Gran Barriera Corallina Australiana, ubicato poco a largo della linea di costa, che oltre ad ammorbidire il moto ondoso prodotto dal ciclone, spezzandolo letteralmente, impedirà la realizzazione di mareggiate distruttive.
Il ciclone tropicale, una volta venuto a contatto con i rilievi della Gran Catena Divisoria settentrionale, che determineranno un forte attrito alla circolazione ciclonica attiva nei bassi strati, inizierà rapidamente ad indebolirsi, trasformandosi in una modestissima tempesta tropicale che nella giornata di mercoledì sarà in grado di dare la stura a piogge e temporali, anche piuttosto intensi, nelle aree più interne del Queensland, dove potranno cadere oltre 100-150 mm di pioggia in poche ore, localmente anche più nelle aree pedemontane della Gran Catena Divisoria.