Bio-on insieme a Gruppo Sadam lavoreranno a un progetto per sviluppare processi industriali innovativi per produrre acido levulinico, considerato uno dei 12 più promettenti bio-intermedi dal National Renewable Energy Laboratory. Secondo le più recenti previsioni e sulla base di varie ricerche indipendenti Bio-on stima che la richiesta del mercato mondiale di acido levulinico crescerà di 150-200 volte nei prossimi 7-8 anni. Si tratta di un composto naturale che si ricava da biomasse e il progetto prevede di utilizzare come materia prima per produrlo co-prodotti della barbabietola da zucchero. I principali utilizzatori finali di acido levulinico sono il settore agricolo, farmaceutico e cosmetico ma questa molecola naturale contribuisce anche alla creazione dei nuovi carburanti ecologici, fertilizzanti e antiparassitari. Viene utilizzato inoltre nel settore delle plastiche biodegradabili consentendo di ampliarne l’ambito di applicazione ed è un elemento intermedio per realizzare materiali plastici con elevate performance, medicinali e molti altri prodotti ‘green’ di nuova concezione. Il progetto ha una durata di 36 mesi e può contare su un budget previsionale di 6 milioni di euro sostenuto dal Mise a valere sul fondo Crescita Sostenibile, bando Industria sostenibile 2015, con un finanziamento misto agevolato e a fondo perduto. La tecnologia sviluppata da Bio-on e Gruppo Sadam favorirà la nascita di bio-raffinerie in Europa, in grado di trasformare materie prime povere e naturali in elementi rinnovabili ad alto valore aggiunto, nel quadro dell’economia circolare e dell’economia verde che si intende promuovere nell’Unione Europea.