“Ho seguito con attenzione gli ultimi dibattiti sul tema del testamento biologico ed eutanasia e se oggi la scienza permette di mantenere in vita persone con gravissime e totalmente invalidanti malattie con mezzi inimmaginabili fino a 10 anni fa, deve essere anche permesso di decidere di poter rifiutare le cure. E non banalizziamo con suicidio assistito“. Lo dichiara Simona Vicari, Sottosegretario alle Infrastrutture.
“Non possiamo neanche fermare il progresso scientifico, sia che si tratti di testamento biologico o di eutanasia, abbiamo il dovere di far tenere il passo al nostro paese, accettare la realta’ ed essere pronti a colmare i vuoti normativi che ormai su molti temi etici si stanno accumulando e che restano invece all’ordine del giorno . E’ inutile accanirsi contro le liberta’ individuali – spiega Vicari- continuando a ostacolare cio’ che e’ gia’ possibile semplicemente varcando i confini nazionali. Continuo a sperare in una Italia dove i suoi cittadini possono sentirsi liberi nel rispetto di regole comuni, dove i diversi modi di pensare e di essere non siano un ostacolo e non creino un pregiudizio, dove cio’ che si professa sia seguito da atti coerenti, dove lo stato si limiti a dare regole e non invada la vita privata di ciascuno di noi e dove soprattutto la speranza trovi terreno fertile e non venga presa a calci da battaglie ideologiche e dove l’ipocrisia non sia comunque nocumento alle liberta’ troppo spesso invocate ma mai praticate”.
“Il progetto di legge sul biotestamento sara’ discusso alla Camera il prossimo 13 marzo – conclude – Mi rivolgo alla sensibilita’ di tutte le forze politiche affinche’ su questi temi cosi’ delicati e importanti sia lasciata liberta’ di coscienza e ricordo a tutti i colleghi di Area Popolare che siamo nati e facciamo parte di un partito liberale”.