Tutta la documentazione sul crollo del ponte in A14 è stata consegnata al consulente, l’ingegnere Luigino Dezi, docente dell’Università Politecnica delle Marche. La Procura di Ancona ha infatti completato oggi l’acquisizione di tutti i documenti ritenuti d’interesse per l’inchiesta e li ha trasmessi a Dezi, che ora ha 60 giorni di tempo per consegnare la sua relazione. Da qui alla conclusione degli accertamenti, tuttavia, ci saranno degli step e, in base agli aggiornamenti, il pm che coordina le indagini, Irene Bilotta, potra’ eventualmente mettere un primo punto fermo con l’iscrizione di una o piu’ persone nel registro degli indagati. Il fascicolo aperto, per omicidio colposo plurimo, e’ ad oggi a carico di ignoti.
In base all’andamento delle verifiche, inoltre, Bilotta decidera’ se contestare anche il reato di disastro colposo, in concorso o meno. Tra i quesiti posti al consulente, la correttezza dell’esecuzione dei lavori, ovviamente, e la corrispondenza ai progetti. Quanto all’aspetto della sicurezza, e cioe’ se l’autostrada dovesse essere chiusa oppure no, il perito dovra’ valutare a livello probabilistico quale rischio vi fosse in relazione all’eventuale specificita’ dei lavori su quel ponte. L’inchiesta prende in esame un arco di attivita’ piuttosto ampio, ed e’ concentrata sul sollevamento del ponte, che sarebbe stato alzato piu’ da una parte rispetto all’altra determinando uno scivolamento del cavalcavia, e i problemi insorti in una fase ancora da determinare.
La ricognizione riguarda anche i martinetti – che pero’ non sarebbero il fulcro della vicenda -, che a quanto pare al momento del crollo erano ancora in tensione, e le parti rimaste in piedi. Gli operai presenti in quel momento sul posto (4 della Delabech, di cui tre rimasti feriti, e altri tre che stavano facendo l’asfaltatura delle rampe) sono stati tutti sentiti, e di loro si stanno occupando anche gli ispettori dell’Asur. Tra gli atti acquisiti dalla Procura, anche il piano di sicurezza.