Il Giappone ha deciso di ridurre la zona di evacuazione nei pressi della centrale nucleare di Fukushima, nonostante le preoccupazioni riguardo gli effetti sulla salute dei cittadini delle radiazioni: sei anni dopo il peggior incidente nucleare della storia del Paese, sono stati revocati gli ordini di evacuazione per alcune zone delle città di Namie e Kawamata, e per Iitate, a nord-est dell’impianto. Secondo il governo, i lavori di decontaminazione sono terminati e il cibo locale è sicuro da mangiare.
La decisione coinvolge circa 32.000 residenti, molti dei quali non faranno subito ritorno, in parte a causa delle riparazioni necessarie per le loro abitazioni, in parte per le preoccupazioni in merito alla possibile contaminazione radioattiva.