Riusare l’acqua proveniente dall’utilizzo domestico, agricolo e industriale, e valorizzarla come “il nuovo oro nero“. E’ questo in sintesi, il messaggio del nuovo report delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche ‘Acque reflue: la risorsa inesplorata‘, presentato oggi a Durban, in Sud Africa, in occasione della Giornata mondiale dell’acqua. Secondo il rapporto, “le acque reflue, una volta trattate, potrebbero dimostrarsi di enorme valore, in grado di soddisfare la crescente domanda di acqua dolce e di altre materie prime” a fronte di limitate risorse idriche e di un ecosistema fragile. Le acque reflue sono “una preoccupazione sanitaria e ambientale“, perché “una percentuale consistente viene tuttora immessa nell’ambiente senza alcun progetto di raccolta o di trattamento soprattutto nei paesi a basso reddito, che in media trattano appena l’8% dei reflui domestici e industriali, rispetto al 70% dei paesi ad alto reddito“. Ricordando che fra gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile (sottoscritto nel 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’Onu) c’e’ quello di dimezzare i quantitativi di acque reflue non trattate e di aumentare il riutilizzo di acque sicure, il report suggerisce “una migliore gestione riducendo l’inquinamento alla fonte, la rimozione delle sostanze contaminanti dai flussi di acque reflue, il riutilizzo delle acque depurate e il recupero di sottoprodotti utili“.