Ha avuto un grande successo la 25ª edizione delle Giornate FAI di Primavera: quasi 750.000 persone si sono messe in coda per visitare gli oltre 1000 beni aperti in 400 località in tutta Italia. Anche a Roma le visite sono state moltissime, nonostante per ragioni di sicurezza dovute alla concomitanza con le celebrazioni del 60° Anniversario della Firma dei Trattati di Roma, le aperture nella capitale si siano tenute solo domenica 26 marzo.
Le Giornate FAI di Primavera si attestano ancora una volta come il più grande evento di piazza dedicato ai beni culturali. Il record di visitatori spetta alla Lombardia, dove 155.000 persone hanno visitato i 162 beni aperti.
In tutta Italia i beni più visti sono stati la Lanterna di Montorsoli e il Bacino di Carenaggio a Messina con circa 20.000 visitatori. Tra i beni del FAI il più visto è stato il Parco e Villa Gregoriana a Tivoli (Roma) con quasi 5.000 persone.
Nei giorni precedenti alla 25° edizione delle Giornate FAI di primavera, un collettivo di archeologi e professionisti dei Beni Culturali aveva lanciato un comunicato in cui invitava a riflettere sul motivo per cui esistono le Giornate del FAI, definendole una bellissima iniziativa ma allo stesso tempo un “cerotto sulla ferita sanguinante dei Beni Culturali italiani”, in molti casi lasciati allo sbando durante i 363 giorni dell’anno rimanenti.