“La libertà di pensiero è fondamentale come quella di viaggiare, un valore ormai messo pesantemente in discussione dagli eventi di questi anni, dall’intolleranza dilagante, dalla sempre più scarsa voglia di capire gli altri. Tutto viaggia e da sempre: viaggia l’uomo, viaggiano le idee, viaggiano i prodotti. E il gusto si trasforma”. Questo in sintesi il tema di ‘Identità Golose Milano’ (a Mi.Co. – Milano Congressi, dal 4 al 6 marzo), nelle parole degli ideatori e curatori Paolo Marchi e Claudio Ceroni.
Un fil rouge che a Identità Golose sarà declinato, fuori e dentro il piatto, a partire da Dossier Dessert, il sipario dedicato alla pasticceria d’autore che si aprirà con un omaggio al maestro Iginio Massari. Per poi proseguire nel corso dei tre giorni di lavori congressuali, nelle diverse sezioni tematiche: Identità di formaggio, Identità di gelato, Identità naturali, Identità di champagne, Identità di pasta, Identità di montagna, Identità di mare, Identità di pizza e nella prima edizione de ‘La nuova cucina italiana’, che punterà i riflettori su 12 storie di giovani chef destinati a lasciare un segno nella cucina italiana prossima ventura. La Regione ospite sarà la Lombardia, leader nella ristorazione di qualità con 58 ristoranti stellati.
I grandi chef italiani e stranieri invitati al congresso racconteranno cosa significa la libertà di espressione in cucina. Si alterneranno sul palco, fra gli altri: Massimo Bottura, Carlo Cracco, Massimiliano Alajmo, Heinz Beck, Enrico Crippa, Niko Romito, Davide Oldani e poi ancora Umberto Bombana da Hong Kong, Paul Pairet da Shanghai – Cina, Palmito Ocampo da Lima – Perù, Rodolfo Guzman da Santiago del Cile e Mariana Müller da San Carlos de Bariloche – Argentina, Kobus Van Der Merwe da Paternoster – Sud Africa, Mark Welker da New York – Stati Uniti. Per un totale di 12 nazioni rappresentate, 98 lezioni sui tre palchi del congresso e oltre 100 chef relatori.
Fra le novità del palinsesto 2017, l’appuntamento di approfondimento sull’’Arte dell’ospitalità’ organizzato lunedì 6 marzo da Ferrari – la griffe trentina è da quest’anno fra main partner di Identità Golose – in collaborazione con The World’s 50 Best Restaurants. Matteo Lunelli, presidente delle Cantine Ferrari, William Drew, group editor di The World’s 50 Best Restaurants, e il fondatore di Identità Golose, Paolo Marchi, stimoleranno il confronto tra Massimo Bottura, vincitore del The World’s 50 Best Restaurants, Umberto Bombana, vincitore del premio alla carriera per l’Asia’s 50Best 2017, Søren Ledet, direttore e comproprietario di Geranium di Copenhagen, Marco Reitano, sommelier de La Pergola di Roma nonché presidente dell’Associazione ‘Noi di Sala’, e Maurizio Saccani, direttore operations di Rocco Forte Hotels.
Fra le più significative iniziative fuori programma, l’appuntamento che domenica 5 marzo S.Pellegrino dedica al tema della mentorship. L’argomento sarà tema di discussione di un talk show dal titolo ‘Coltivare il talento, storie di successo tra maestri e allievi’, che prevede, fra gli altri, il coinvolgimento di Anthony Genovese (Il Pagliaccio, Roma) chef menthor della terza edizione del talent S.Pellegrino Young Chef 2017. La partecipazione è aperta a tutti i congressisti e alla stampa.
Interessante l’area espositiva, un circuito a cui partecipano circa un centinaio di realtà scelte fra brand internazionali e piccole realtà artigianali tra coloro che meglio interpretano qualità e innovazione nel mondo della ristorazione e dell’out of home senza dimenticare la sezione curata da Merano Wine Festival che proporrà l’assaggio dei vini di oltre 100 aziende selezionate dal wine hunter Helmuth Köcker. Torna infine, per il secondo anno consecutivo, La Scuola di Identità Golose. Un’iniziativa aperta gratuitamente a tutti gli appassionati che desiderano scoprire e conoscere i segreti dei grandi chef partecipando a un programma di 16 lezioni seguite dalla degustazione dei piatti presentati. Il programma del lunedì sarà interamente dedicato a East Lombardy – Regione europea della gastronomia 2017. (AdnKronos)