Al 19 marzo scorso, data dell’ultima rilevazione, l’influenza stagionale in Veneto è risultata avviata alla sua fine, ma non finita. Nella settimana dal 13 al 19 marzo, altri 5.774 persone sono state colpite dal virus, per un totale, da inizio epidemia, di 377 mila veneti messi a letto. Il tasso d’incidenza è sceso ad un modesto 11,7 casi per diecimila abitanti; la fascia d’età più colpita è stata, in questo periodo finale, quella tra 15 e 64 anni. I decessi correlabili all’influenza sono stati otto, ai quali aggiungerne altri nove legati a polmoniti.
Lo rivela l’ultimo Rapporto Epidemiologico elaborato dalla Direzione Prevenzione della Regione del Veneto, diffuso dall’Assessore alla Sanità Luca Coletto. “Il sistema sanitario – fa notare Coletto – ha fatto un buon lavoro, sia nella fase della prevenzione con la campagna vaccinale, sia in quella di cura delle persone malate, con gli ospedali e la medicina territoriale che hanno risposto con efficienza alle necessità, in alcuni periodi molto elevate. Abbiamo rilevato 100 casi di complicanze – rivela l’Assessore – dei quali 54 classificati come forme gravi, con 24 ricoveri in terapia intensiva e un trattamento Ecmo per l’ossigenazione extracorporea del sangue”.
Il picco risulta essere stato raggiunto nella fine di gennaio, in anticipo rispetto alle tempistiche dell’ultima stagione. Nelle ultime settimane, in tutte le fasce d’età è stato rilevato un consistente calo dell’incidenza. La fase conclusiva della stagione influenzale 2016-2017 è in corso. (AdnKronos)