La felicità è in un pisolino: se è breve fa bene, altrimenti danneggia la salute. Ecco la durata ideale

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Uno studio dell’università britannica dell’Hertfordshire rileva che gli habitué del sonnellino ci guadagnano in buonumore. Ad una condizione, però, e cioè che il pisolino sia breve. Perché se dura troppo a lungo, allora è meglio non farlo. La nuova ricerca – anticipa il ‘Telegraph’ – sarà presentata la settimana prossima all’International Science Festival di Edimburgo, in Scozia. A più di mille persone è stato chiesto di dare un voto al proprio livello di felicità, e nello stesso campione è stata sondata la consuetudine con il pisolino. I partecipanti sono stati quindi suddivisi 3 gruppi: chi non faceva il sonnellino, chi pisolava per un massimo di 30 minuti al giorno, e chi indugiava nella siesta per minimo mezz’ora. Dalle analisi è emerso che i più allegri erano i ‘short nappers’: 2 terzi dei fedeli al sonnellino corto dicevano di sentirsi felici, contro il 56% dei ‘long nappers’ e il 60% di chi non faceva pisolini. “Precedenti ricerche hanno dimostrato che sonnellini di durata inferiore ai 30 minuti rendono anche più concentrati, produttivi e creativi“, ricorda lo psicologo Richard Wiseman, autore dell’indagine. Ora “questi nuovi risultati suggeriscono l’allettante possibilità di diventare anche più felici“, semplicemente schiacciando un breve sonnellino. “Allo stesso modo – aggiunge l’esperto – sonnellini più lunghi sono associati a diversi pericoli per la salute, e anche questo dato è in linea con i nostri“. A rischiare di più le conseguenze negative dell”abuso di pisolino’ sembrano i giovani: gli studiosi hanno rilevato che il 43% dei 18-30enni dichiarava lunghi sonnellini diurni, contro il 30% degli over 50. Sono ormai “corpose”, conclude infine lo psicologo, le evidenze scientifiche secondo cui “brevi pisolini aumentano anche le prestazioni sul lavoro“. Tanto che molte aziende di grande successo”, e qui l’autore cita Google e il colosso dei gelati Ben&Jerry’s, “hanno allestito per i loro dipendenti spazi dedicati alla siesta“.

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