“Il trucco dei mugnai di Italmopa non inganna i consumatori che sanno bene che da un grano straniero non si può certo ottenere il miracolo della farina italiana“. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare le “assurde dichiarazioni del presidente di Italmopa Ivano Vacondio che pretende di spacciare per farina italiana quella ottenuta dalla semplice macinatura del grano straniero. Sono queste furbizie che – sottolinea la Coldiretti – distruggono il vero Made in Italy dal campo alla tavola, favoriscono le importazioni straniere da spacciare come italiane e spingono alla delocalizzazione con danni economici e occupazionali per il Paese. Ma Italmopa si spinge anche oltre diffamando le qualità delle produzioni italiane a vantaggio di quelle straniere nonostante sappia bene che le maggiori importazioni di grano duro – precisa la Coldiretti – arrivano da un Paese come il Canada che in preraccolta fa un uso massiccio di glifosate, vietato in Italia. Un malcostume che va fermato con la trasparenza dell’informazione a partire dall’obbligo di indicare in etichetta la provenienza del grano utilizzato nella produzione di pasta accelerando l’iter dello schema di decreto condiviso dai Ministri delle Politiche agricole Maurizio Martina e dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, inviato ormai da tempo per l’esame preliminare alla Commissione Europea a Bruxelles“. “Ci sarà pure un giudice a Berlino”, diceva il mugnaio di Potsdam nel ‘700, opponendosi al sopruso di un nobile, dopo essersi rivolto, invano, a tutte le corti di giustizia germaniche, conclude Coldiretti nel sottolineare “l’esigenza di fare giustizia di una insopportabile ipocrisia”.