Manichini hi-tech gestiti da software di simulazione che modulano lo scenario clinico per imparare la gestione del parto. Simulatori ultra-sofisticati per apprendere le tecniche laparoscopiche in modo realistico. E ancora, pazienti virtuali per studiare in modo interattivo la gestione e risoluzione di casi clinici e per affrontare emergenze quali l’intubazione o la tracheotomia. Ipse center (Interactive Patient Simulation Experience), il centro di simulazione ad altà fedeltà del Policlinico universitario Agostino Gemelli di Roma, è stato inaugurato oggi alla presenza del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Aperto a marzo 2016, in un anno ha già erogato oltre 250 ore di formazione. Nato dall’accordo tra la Fondazione Policlinico Gemelli e la società padovana QbGroup, il centro garantisce la formazione di studenti, medici specializzandi, specialisti e ultra-specialisti attraverso una metodologia innovativa basata sull’esperienza. Attraverso la tecnica didattica Cell (Centre For Experiential Learning-Centro per la Formazione Esperienziale), totalmente made in Italy, gli operatori della Salute sono chiamati a seguire percorsi di simulazione diagnostico-terapeutica nelle stesse condizioni operative e di stress dell’ambulatorio o del pronto soccorso, interagendo in tempo reale con un paziente o un collega avendo un riscontro immediato delle loro decisioni. “Ipse center rappresenta l’eccellenza della formazione nella clinica, nella chirurgia e nella diagnostica grazie all’utilizzo delle più moderne tecnologie di simulazione e metodologie di formazione esperienziale – spiega il direttore generale della Fondazione Policlinico Gemelli, Enrico Zampedri – La disponibilità per gli operatori sanitari, sia interni sia esterni, di un Centro di formazione dove è possibile simulare le più diverse situazioni della pratica quotidiana ospedaliera, permette di realizzare un aggiornamento pratico degli operatori, che ha come principale obiettivo l’appropriatezza delle cure e la sicurezza dei pazienti e degli operatori”. In un ambiente di 1.200 metri quadrati, al secondo piano 2 del Policlinico, il centro è dotato di due sale esperienziali, Elettra e Calypso, e di una sala plenaria multifunzionale, che può essere attrezzata per ospitare simulatori e postazioni per chirurgia mini-invasiva e per diagnostica (ecografi, sonografi). Oltre a una sala parto con un simulatore di parto, una sala operatoria ad alta fedeltà ed una sala per la gestione delle emergenze/urgenze. “Possiamo simulare quasi tutte le situazioni che si possono porre nella pratica reale – dichiara Raffaele Landolfi, ordinario di Medicina interna all’Università Cattolica e direttore scientifico del Centro – per formare in poco tempo e in massima sicurezza il personale sanitario e lasciare i medici liberi di sbagliare e apprendere dai propri errori senza compromettere l’incolumità del paziente”. I corsi di formazione sono dedicati a diversi destinatari, “ci sono i target interni al Policlinico e alla Facoltà di Medicina e Chirurgia della Cattolica”, di cui è rettore Franco Anelli, “ovvero corsi di aggiornamento professionale di professionisti sanitari strutturati e corsi destinati agli studenti dell’ultimo anno, a specializzandi e medici che seguono master post laurea”, osserva Luca Sancricca, educational executive director del centro. Poi “ci sono i target esterni che comprendono tutti gli operatori sanitari che sono inclusi nel programma nazionale di Educazione continua in medicina (Ecm) – racconta Carlo Centemeri, managing director di Ipse center – Quindi medici, infermieri e tecnici. Manager di aziende farmaceutiche e di dispositivi medici”. “Ipse center – conclude in una nota il preside della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore Rocco Bellantone – rappresenta un ulteriore passo avanti nella strategia di internazionalizzazione del Gemelli che vede come fiore all’occhiello il corso di laurea in inglese Medicine & Surgery dedicato a studenti comunitari ed extra-comunitari”.