Marte: l’instancabile Curiosity, tracce di usura su una delle ruote del rover

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Ha recentemente fatto il ‘tagliando’ e, dopo aver percorso 16 chilometri nei suoi quasi cinque anni di permanenza sul suolo del Pianeta Rosso, il logorio comincia a farsi sentire. Si tratta di Curiosity, l’operoso rover della NASA che dall’agosto 2012 è impegnato nell’andare ‘a caccia’ degli ambienti umidi marziani e dei loro segreti.

Un’attività che il rover – spiega l’Agenzia Spaziale Italiana – ha svolto alacremente e che ha lasciato il segno. Infatti, una delle sei ruote dei veicolo, quella di mezzo a sinistra, presenta due piccole spaccature che sono balzate agli occhi del team della missione durante l’ultimo controllo di routine, effettuato lo scorso 19 marzo alla soglia del raggiungimento del 16esimo chilometro percorso sulla superficie del pianeta.

Ogni ruota, realizzata in alluminio, misura 50 centimetri di diametro, 40 di larghezza ed è ricoperta da un battistrada che presenta un disegno a zigzag per favorire l’aderenza su terreni scoscesi. Allo stato attuale, come constatato dagli addetti ai lavori, tutte e sei le ruote hanno comunque svolto egregiamente il loro compito per condurre Curiosity alle destinazioni contemplate nella tabella di marcia della missione. Le due scalfitture sulla ruota di mezzo a sinistra devono essersi prodotte in tempi abbastanza recenti, dato che al penultimo ‘tagliando’ – lo scorso 27 gennaio – risultava tutto a posto.

In ogni caso, i percorsi seguiti dall’instancabile esploratore sono stati sempre studiati con cura, mappando le aree di Marte potenzialmente pericolose, in modo da evitare zone molto scoscese o insidiose per la presenza di rocce affioranti.

Una défaillance di questo genere ad una delle ruote non giunge inaspettata, ma la sua ridotta entità non comporta né rischi né limiti per la missione: il veicolo può quindi proseguire la sua attività investigativa, al momento focalizzata sulle dune sabbiose della Murray Formation.

Si tratta di un’area situata presso la parte bassa del Monte Sharp, luogo più volte al centro delle perlustrazioni di Curiosity, che presenta rocce sedimentarie con testimonianze di antichi letti lacustri. Le future destinazioni del rover prevedono anche una visita nella zona denominata Vera Rubin Ridge, ricca di ematite.

Curiosity, lanciato con la sonda Mars Science Laboratory il 26 novembre 2011, è giunto a destinazione – il Gale Crater di Marte – il 6 agosto 2012. Nel 2014, dopo aver studiato gli affioramenti rocciosi vicini alla zona del landing, ha raggiunto la base del Monte Sharp.

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