Una foglia di spinaci trasformata in tessuto cardiaco funzionante artificiale, o meglio ‘vegetale’. L’eccezionale ricerca, firmata dagli scienziati del Worcester Polytechnic Institute americano, è descritta su ‘Biomaterials’ e da lì le immagini della ‘foglia-cuore’ rimbalzano sulla stampa britannica. Trasformare la pianta, con le sue delicate venature, in tessuto umano potrebbe infatti consentire di vascolarizzare il nuovo tessuto e utilizzarlo per ‘riparare’ il cuore. I ricercatori spiegano di essere sulla strada buona per ricreare la sottile rete di vasi che porta il sangue al cuore. In passato altri studiosi erano riusciti a ricreare ‘mini-cuori’ artificiali su piccola scala, ma non erano riusciti a farlo su una scala più vasta. Ora il team di Worcester suggerisce che questa tecnica potrebbe essere usata per coltivare strati di muscolo cardiaco sano, per trattare i pazienti che hanno subito un infarto. Gli scienziati spiegano: “Lo sviluppo di piante decellularizzate per fungere da ‘impalcature’ apre a un nuovo settore della scienza che investiga sulla mimica tra piante e animali”. Per creare il piccolo cuore artificiale, gli studiosi hanno spogliato le foglie di spinaci delle cellule della pianta, inviando fluidi e microsfere simili alle cellule del sangue umano attraverso le venature della foglia; poi hanno ‘seminato’ le cellule umane utilizzate per ‘foderare’ i vasi sanguigni all’interno. Per Glenn Gaudette, docente di ingegneria biomedica al Worcester Polytechnic Institute, “abbiamo ancora molto lavoro da fare, ma al momento ciò è molto promettente. Adattare piante che gli agricoltori hanno coltivato per migliaia di anni all’uso in ingegneria tissutale potrebbe risolvere numerosi problemi”, e aprire la strada a nuove branche della medicina e della ricerca.