L’anticipo di primavera di questi giorni sul nord-est degli Stati Uniti, solo oggi sole e temperature di +17°C a New York, nei prossimi giorni subirà una brusca interruzione per lo scivolamento di un blocco d’aria fredda, di origine polare continentale, direttamente dal Canada orientale. Lo scivolamento di latitudine, fin sulla baia di Hudson, del “lobo canadese” del vortice polare parte di quel serbatoio di aria particolarmente gelida, d’estrazione artica, accumulatosi nelle ultime due settimane fra l’Arcipelago Artico canadese, i Territori del Nord-Ovest e la baia di Hudson, dai prossimi giorni tenderà gradualmente a scivolare verso il Canada orientale e gli stati settentrionali degli USA, causando una intensa avvezione di aria artica capace di scivolare fino al Middle-East e alle coste del New England.
Come evidenziato dai principali simulatori numerici già dall’inizio della nuova settimana questa massa di aria gelida, ora accasata fra l’Arcipelago Artico canadese e la baia di Hudson, comincerà gradualmente a muoversi verso il Canada e il nord degli Stati Uniti, determinando un brusco raffreddamento e l’avvento di nevicate che imbiancheranno il Middle East e le coste del New England.
Le masse d’aria piuttosto fredde, d’estrazione polare, facenti capo alla circolazione ciclonica del vortice polare attestata al traverso della baia di Hudson, scivolando lungo il bordo più orientale di un promontorio anticiclonico di blocco che si verrà a costruire sugli States centro-occidentali, con massimi di oltre 1030 hpa attualmente posizionati fra il Texas e il Colorado, scivolerà sugli stati canadesi del Manitoba, Ontario e Quèbec, per poi sfondare fino al nord degli USA tramite l’inserimento di una sostenuta e fredda ventilazione da O-NO e NO che si spingerà fino a tutto il Middle-East. L’aria molto fredda, di origine polare, interesserà più da vicino il territorio canadese, in particolare gli stati del Manitoba e dell’Ontario, dove i termometri subiranno un drastico tracollo, fino a sfondare il muro dei -20°C -25°C.
Una parte di quest’aria gelida nel corso della giornata di domani si verserà anche sul nord degli Stati Uniti, investendo il North Dakota, South Dakota, Wisconsin, Minnesota e Michigan, dove i termometri potranno scendere abbondantemente sotto i +0°C. Ma da mercoledì, con lo scivolamento dell’aria artica verso il Middle-East, temperature molto basse si registreranno anche fra l’Illinois, Iowa, Ohio, Indiana, West Virginia, Pennsylvania e stato di New York, dove i termometri scenderanno sotto i -10°C -15°C.
Le masse d’aria artiche, discendenti dall’Artico canadese, scivolando in direzione degli Stati Uniti centrali andranno ad alimentare un esteso sistema frontale, a prevalente carattere freddo, che dagli USA centro-meridionali si spingerà verso l’East Coast, sotto la spinta di un impetuoso flusso nord-occidentale, particolarmente attivo nella media troposfera. Questo sistema frontale scorrerà lungo la linea di demarcazione fra l’aria gelida d’estrazione artico canadese, che affonda verso gli USA centrali, e le masse d’aria più tiepide e umide, di origine sub-tropicale marittima, che dal Golfo del Messico saliranno verso la Florida e gli States sud-orientale, attraverso una moderata ventilazione sud-occidentale. Il “gradiente termico orizzontale” fra le differenti masse d’aria agevolerà lo sviluppo di un complesso e ampio sistema frontale che arrecherà forti rovesci e temporali, anche di moderata intensità, fra Mississippi, Alabama, Georgia e nord della Florida.