Microperline in bioplastica per cosmetici, nasce l’impianto Bio-on

MeteoWeb

Micro perline in bioplastica speciale PHAs progettate per sostituire le microscopiche particelle di plastica (microbeads) presenti in molti prodotti cosmetici. Bio-on ha posato oggi la prima pietra del nuovo impianto dedicato alla produzione di Minerv Bio Cosmetics, ottenuta da fonti vegetali rinnovabili e biodegradabile al 100%.
“Sulla chimica verde – ha detto il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti presente alla cerimonia – dobbiamo costruire una grande filiera produttiva italiana che potrà essere vincente per il futuro. Bio-on conferma la forte vocazione di un territorio verso uno dei settori più importanti del futuro, ovvero l’economia circolare. E il G7 Ambiente – conclude Galletti – sarà l’occasione per rendere Bologna la capitale globale dell’ambiente e per mostrare al mondo esempi positivi come l’impegno di Bio-On e delle altre realtà impegnate in questa provincia e nella Regione”.
L’innovativo stabilimento, che verrà completato entro quest’anno e inizierà a produrre all’inizio del 2018 grazie ad un investimento di 15 milioni di euro, darà lavoro a regime a circa 40 persone. L’impianto sorgerà su un’area di 30.000 mq, di cui 3.700 coperti e 6.000 edificabili, e avrà una capacità produttiva di 1.000 tonnellate all’anno espandibile rapidamente a 2.000; sarà dotato delle più moderne tecnologie e dei più avanzati laboratori di ricerca dove Bio-on sperimenterà e svilupperà nuovi tipi di bioplastica PHAs utilizzando come materia prima scarti agricoli e agro industriali.
Anche nella scelta del sito produttivo Bio-on ha dimostrato una particolare attenzione alla sostenibilità e ha deciso di riconvertire una ex fabbrica a Castel San Pietro Terme vicino a Bologna senza sprecare nuova terra.
“Siamo soddisfatti perché finora abbiamo ottenuto le autorizzazioni necessarie ad iniziare i lavori nei tempi previsti – spiega Marco Astorri, presidente e Ceo di Bio-on – e prevediamo quindi di rispettare il programma che abbiamo inserito nel Piano Industriale che ci proietta al 2020. Siamo inoltre estremamente orgogliosi – aggiunge Astorri – perché grazie alla nostra tecnologia il settore cosmetico potrà fare quella svolta ‘green’ che milioni di consumatori in tutto il mondo chiedono da tempo”.
L’ingresso nell’innovativo settore della produzione di bioplastiche speciali ad alta marginalità, attraverso la nuova unità produttiva Bio-on Plants, si affianca all’attività di concessione di licenze di produzione su cui si è sviluppata la società fin dalla sua fondazione nel 2007. Tutte le bioplastiche PHAs (poli-idrossi-alcanoati) sviluppate da Bio-on, sono ottenute da fonti vegetali rinnovabili senza alcuna competizione con le filiere alimentari, garantiscono le medesime proprietà termo-meccaniche delle plastiche tradizionali col vantaggio di essere completamente eco sostenibili e al 100% biodegradabili in modo naturale a temperatura ambiente.
Ancora. I nuovi gradi cosmetici della bioplastica sviluppata da Bio-on sono caratterizzati da micropowder altamente sferiche, con diametro che varia dai 5 ai 20 micron, a struttura porosa o cava al fine di garantire alto assorbimento di olio e sebo. Le peculiarità di queste polveri si arricchiscono con qualità ottiche come l’effetto soft focus che riduce la visibilità delle rughe, rendendo la pelle più luminosa e meno grassa.
“Il nostro biopolimero dimostra una versatilità sorprendente – spiega Paolo Saettone, responsabile del settore cosmetico di Bio-on – con prestazioni ai vertici della categoria, senza considerare l’ineguagliabile plus che lo contraddistingue ovvero la sua completa biodegradabilità e atossicità”. Non solo, il biopolimero sviluppato nei laboratori di Bio-on costituisce, in fase di decomposizione, un nutriente per alcuni microrganismi e vegetali presenti in natura. (AdnKronos)

Condividi