Ludovico I, Marchese di Saluzzo, morì a causa dei calcoli urinari: soffriva di un’insufficienza renale cronica, che progressivamente portò a una irreversibile perdita della funzione renale. Uno studio condotto dalla Divisione di Paleopatologia dell’Università di Pisa rivela la causa di morte del Marchese di Saluzzo Ludovico I, nato nel 1406 e morto nel 1475, uno dei più famosi governanti della città piemontese e del suo territorio. Lo studio, condotto dall’anatomopatologo Raffaele Gaeta con Antonio Fornaciari e Valentina Giuffra, è stato pubblicato dalla rivista americana “Urology”. “Si tratta di una diagnosi patografica – spiega Raffaele Gaeta, principale autore del lavoro – ossia effettuata attraverso l’analisi di documenti scritti, lettere e racconti di secoli fa”. Basandosi infatti sui documenti è stato possibile svelare, dopo più di 500 anni, il quadro medico del Marchese di Saluzzo e le malattie che lo portarono al decesso. L’illustre personaggio, secondo i cronisti dell’epoca, fu tormentato per molti anni dai calcoli urinari che lo spinsero ad assumere a corte l’esimio chirurgo genovese Maestro Battista da Rapallo, riconosciuto da molti come esperto nell’estrarre “calcoli grandi come un uovo”. Il Maestro Battista insegnava una nuova tecnica all’epoca all’avanguardia per permettere l’asportazione dei calcoli dalla vescica. Questo metodo, rivoluzionario per l’epoca e da sempre attribuito al chirurgo Giovanni de Romanis, sarebbe stato invece inventato dal Maestro Battista e insegnato al de Romanis che avrebbe soggiornato a Saluzzo in quel periodo. Se questo dato venisse confermato da nuovi documenti d’archivio – sostiene il ricercatore Raffaele Gaeta – bisognerebbe riscrivere i manuali di storia della medicina ed assegnare al Maestro Battista la paternità di una tecnica chirurgica innovativa e applicata per la prima volta nel Marchesato. Nonostante le cure del grande chirurgo di allora, Ludovico I morì nel 1475 all’età di 69 anni. Sulle cause della morte non vi furono dubbi già all’epoca. Infatti, come confermano le fonti il marchese “calculis gravatus fuisset” ovvero “fu afflitto da calcoli”. “Considerando che in un documento del 1473, cioè due anni prima della morte, viene riportato il salario del Maestro Battista, possiamo ipotizzare che la causa del decesso sia stata una patologia cronica e non acuta – spiega sempre Raffaele Gaeta – In particolare i calcoli possono causare l’insufficienza renale cronica, una progressiva e irreversibile perdita della funzione renale”. La Divisione di Paleopatologia dell’Università di Pisa è stata impegnata nel progetto “I Marchesi di Saluzzo in San Giovanni” per la ricerca delle sepolture della famiglia marchionale, presumibilmente sepolta nell’area sepolcrale sotto il pavimento della chiesa. Il progetto ha portato al ritrovamento di un cassone di mattoni, con un cumulo di ossa e almeno 7 crani adulti. Future indagini potranno fornire dati interessanti sull’identità dei resti, se appartenenti o no ai nobili marchesi di Saluzzo.