La NASA è chiamata a disegnare la road map per l’esplorazione umana di Marte. Dopo l’approvazione all’unanimità da parte del Congresso del “NASA Transition Authorization Act of 2017″ a fine febbraio, l’amministrazione Trump ha dato l’ok allo stanziamento di 19,5 miliardi di dollari nel capitolo “Spazio”. Con questo budget l’agenzia americana alimenterà i programmi nell’anno corrente.
Nel provvedimento, il Congresso invita la NASA a definire le diverse fasi da affrontare per condurre l’uomo verso l’esplorazione dello spazio profondo, ribadendo l’obiettivo di inviare astronauti su Marte entro il 2033 e la volontà di raggiungere destinazioni intermedie come lo spazio cislunare, la Luna e i satelliti del pianeta rosso.
Lo sviluppo dello Space Launch System e della capsula Orion sono anch’essi in primo piano: in particolare – spiega l’Agenzia Spaziale Italiana – sono cruciali tutte quelle verifiche che porteranno al via libera per l’Exploration Mission 1, recentemente sottoposta a uno studio di fattibilità per verificare l’inserimento di astronauti, non previsto nei piani originali.
In bilico, invece, l’Asteroid Robotic Redirect Mission, missione per la quale il Congresso chiede una valutazione costi/benefici. Anche gli studi sui potenziali rischi per gli inquilini della Stazione Spaziale hanno trovato spazio nel provvedimento: in particolare, verranno analizzati i rischi da esposizione a radiazioni e gli effetti della microgravità sulla densità ossea e sull’efficienza muscolare. Sebbene il budget stanziato riguardi solo l’anno in corso, il via libera dell’amministrazione Trump e il favore di entrambi i rami del congresso, sembrano dunque indicare Marte e, in generale, l’esplorazione umana del Sistema Solare tra le priorità del futuro programma spaziale statunitense.