Mentre gran parte dell’Europa e l’Italia da giorni, per non dire intere settimane, continuano a fare i conti con un tipo di clima estremamente caldo per il periodo, dall’altra parte del vecchio continente l’affondo di una saccatura fredda di origini polari sta riportando un po’ di freddo, con nevicate sparse e temperature che si spingono anche al di sotto della soglia dei +0°C su gran parte della Russia europea, e non solo. Questo ritorno, seppur molto timido, a condizioni invernali è essenzialmente causato da una vasta e profonda depressione a carattere freddo, posizionata a ridosso della Novaja Zemlja, dalla quale si elonga una ampia saccatura a carattere freddo che dal mare di Barents si distende fino al sud della Russia europea, lambendo il settore più occidentale del Kazakistan e la parte settentrionale del mar Caspio.
Tale saccatura viene costantemente alimentata da un ramo meridiano del “getto polare” che dalla penisola Scandinava scivola a gran velocità verso la Russia meridionale, delimitando l’area di confine fra la suddetta saccatura e il promontorio anticiclonico dinamico, che dal Mediterraneo centro-occidentale si erge fin sul mare di Groenlandia. Difatti le masse d’aria fredde che raggiungono il bassopiano Sarmatico scivolano proprio lungo il bordo più orientale di questo promontorio anticiclonico dinamico, tramite l’inserimento di una moderata ventilazione nord-occidentale, che presenta dei locali rinforzi proprio sugli Oblast’ della Russia meridionale, dove a causa della compressione del “gradiente barico orizzontale” vengono segnalate raffiche fin sui 50-60 km/h.
Proprio in queste ore l’aria più fredda, caratterizzata dalle isoterme di -8°C -10°C a 850 hpa, ha invaso tutta la Russia centrale fino alla regione del Volga, mentre le isoterme di -12°C -14°C hanno invaso la parte più settentrionale del bassopiano Sarmatico, facendo piombare i termometri ben al di sotto dei -5°C -6°C. L’aria fredda, a tutte le quote, scivolando verso le pianure della Russia europea, attraverso la sostenuta ventilazione da O-NO e NO, essendo più pesante tende ad incunearsi al di sotto dell’aria molto più mite e leggera che in questi giorni stazionava precedentemente in questi luoghi, dove fino a pochi giorni fa si misuravano massime anche di +7°C +8°C.
Incuneandosi al di sotto dell’aria mite, di tipo temperata continentale, l’aria fredda tende a scalfire l’aria mite preesistente nei bassi strati, contribuendo a scalzarla in modo piuttosto brusco e turbolento verso l’alto, favorendo lo sviluppo di intensi moti ascensionali (moti convettivi) in seno alla colonna d’aria che hanno agevolato la formazione di annuvolamenti cumuliformi (cumuli, congesti e cumulonembi) piuttosto imponenti, seppur a carattere isolato. Queste nubi cumuliformi, che si sono originate in seno alla discesa dell’aria molto fredda, di origine artica marittima, lungo il settore post-frontale dell’ampia saccatura, in allontanamento verso l’area degli Urali, in queste ore stanno continuando a transitare sopra la Russia centro-settentrionale, dando la stura a brevi rovesci di neve, con temperature di appena +1°C +0°C a livello del suolo.
Questi annuvolamenti cumuliformi, sviluppandosi nel pieno dell’avvezione fredda a attiva a tutte le quote, riusciranno a dare la stura a nevicate e deboli rovesci di neve in diverse località della Russia europea e nella regione degli Urali, dove i termometri scenderanno di poco sotto la soglia dei +0°C. La discesa dell’esteso fronte freddo, che fa da apripista a questa ondata di freddo, ha causato dei brevi ma intensi rovesci di neve, a carattere sparso e di breve durata, che hanno interessato gran parte delle città russe, fra cui la stessa capitale Mosca o San Pietroburgo. Nella giornata di ieri una forte nevicata ha interessato l’Oblast’ di Mosca causando drastiche riduzioni della visibilità orizzontale.
Ma nevicate intense si sono verificate pure in molte altre città russe. La neve è tornata ad imbiancare pure boschi e campagne, con accumuli che variano dai 2 cm ai 6-7 cm. Nelle prossime ore i rovesci nevosi e i sostenuti venti, da Ovest, O-NO e NO, si sposteranno verso gli Oblast’ ad est del Volga e la regione degli Urali, dove si attende un brusco peggioramento già entro la prossima serata, con nevicate che potranno risultare anche di moderata e forte intensità, in grado di depositare un bel po’ di neve fresca sul terreno.
I venti dai quadranti occidentali, pur rimanendo piuttosto sostenuti in tutto il sud della Russia, dall’Oblast’ di Rostov fino all’area di Volgograd, dalla prossima serata cominceranno ad attenuarsi gradualmente, per l’allentamento del “gradiente barico orizzontale” che domani rimarrà fitto solo tra il sud della Russia europea, il settore più settentrionale del mar Caspio e l’ovest del Kazakistan.