Passa dalla genomica e dalla medicina di precisione un nuovo approccio per ridare speranza a chi è colpito da un sarcoma. Attraverso l’analisi sistematica del profilo genomico di numerosi pazienti, infatti, si potranno sviluppare terapie personalizzate più efficaci e meglio tollerate. È il progetto Sar-Gen, uno studio multicentrico prospettico per l’analisi del profilo genomico di pazienti affetti da sarcomi, realizzato grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo e della Fondazione Umberto Veronesi. Lo studio, nato dall’alleanza fra Aieop (Associazione Italiana di Ematologia Oncologia Pediatrica), Isg (Italian Sarcoma Group), HuGeF (Human Genetic Foundation), fondazioni e Irccs oncologici su tutto il territorio italiano, si pone l’obiettivo di migliorare le prospettive di guarigione e ridurre la tossicità delle terapie per le persone con una diagnosi di sarcoma. Oggi dalla ricerca scientifica sul genoma umano arrivano nuove prospettive per identificare le caratteristiche specifiche dei singoli tumori e individuare bersagli terapeutici da colpire. Lo studio Sar-Gen prevede di analizzare il profilo genomico tumorale, comparando il Dna delle cellule sane con quello di cellule tumorali di uno stesso paziente. In questo modo sarà possibile confezionare terapie mirate sulle caratteristiche di quel tumore, aumentando le possibilità di guarigione, risparmiando al paziente il ricorso a terapie per lui poco efficaci, riducendo la tossicità delle cure. Il progetto è unico in Italia e pone le basi per lo sviluppo di nuovi approcci terapeutici per la cura dei sarcomi come già avviene per altre patologie oncologiche dove proteine codificate dai geni mutati sono diventate bersaglio molecolare di nuovi farmaci. “La Compagnia di San Paolo sostiene la ricerca nel campo dell’oncoematologia con l’obiettivo di garantire nuove e più specifiche strategie terapeutiche a tutti i soggetti affetti da patologie tumorali – dichiara Francesco Profumo, Presidente della Fondazione torinese – il nostro impegno nel settore Sanità è volto a facilitare le connessioni tra ricerca scientifica e applicazioni sanitarie e promuovere iniziative volte a introdurre maggiore razionalità economico-organizzativa nei processi gestionali anche alla luce della partecipazione della Compagnia al progetto torinese del Parco della Salute. Per quanto riguarda, in particolare, il ruolo svolto dal nostro ente strumentale HuGeF, la realizzazione del progetto SAR – GEN consente di orientare l’attività svolta anche verso più definite applicazioni cliniche, nell’ottica della creazione della piattaforma di medicina traslazionale e di diventare un centro di riferimento anche nella prospettiva di creazione della struttura pubblica di ricerca Human Technopole Italy 2040 che sorgerà nell’area Expo”.