Salute: storie di pazienti per fare luce sulla BPCO

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Storie di pazienti ‘per far luce’ su la Bpco: 350 interviste narrative di pazienti e familiari che, con le loro parole, spiegano cosa significa dover convivere con la malattia e come influisce sula qualità di vita e sulle attività quotidiane, anche le più semplici come cambiarsi, fare le scale, camminare. E’ il progetto di medicina narrativa ‘Faro: far luce attraverso i racconti sulla Broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco)’ della Fondazione Istud, realizzato grazie al contributo indipendente di Chiesi Farmaceutici. L’iniziativa è nata con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico sui fattori di rischio della Bpco e sull’importanza della prevenzione. Oltre che per comprendere meglio l’impatto della patologia: la ricerca è in corso e si prefigge inoltre di approfondire il carico della malattia in termini psicologici, economici e sociali. La Bpco è poco conosciuta dai cittadini e dai pazienti seppure in Italia ne sia affetto oltre un milione e seicentomila persone, ovvero il 2,83% della popolazione italiana. Promuovere la prevenzione tramite il controllo dei fattori di rischio è importante anche per rallentare il deterioramento della condizione polmonare, tre i fattori esterni principali: l’esposizione a sostanze nocive, i livelli di inquinamento e la dipendenza dal fumo . C’è molto da fare per ‘far luce’ sulla Bpco – sottolineano gli organizzatori – per questo motivo il progetto Faro è sostenuto dalle principali società scientifiche sia nel campo della pneumologia (Aipo, Sip), sia dalla medicina di base (Simg, Fimmg) e sia dalle associazioni di cittadini e pazienti (Senior Italia – già Federanziani – e Onlus Bpco).

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