Salute: vitamina D importante per le ossa, ma non solo

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La Vitamina D è fondamentale per la salute scheletrica ma sembra avere un ruolo importante anche in patologie extrascheletriche quali malattie cardiovascolari, diabete mellito e cancro: l’ipotesi è sostenuta da numerosi studi scientifici che rilevano una associazione tra condizione di carenza di vitamina D e patologie croniche extrascheletriche, ma che andrebbe approfondita avviando su larga scala trial in doppio cieco coinvolgendo sia pazienti con ipovitaminosi D che pazienti con un adeguato stato vitaminico.

Dell’argomento si è discusso al World Congress On Osteoporosis, Osteoarthritis And Musculoskeletal Diseases (WCO-IOF-ESCEO) in corso a Firenze (23 – 26 Marzo).

Generalmente per garantirsi la quantita’ giusta di vitamina D basterebbe esporre al sole testa, braccia e gambe tre volte alla settimana, il 70% della popolazione italiana pero’ ne e’ carente,” spiega Maria Luisa Brandi, Professore di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo Universita’ degli studi di Firenze. “Nei casi, quindi, come ad esempio negli over 65 la cui cute e’ meno ‘recettiva’ rispetto a quella di un giovane, in cui non si riesca quindi ad assumerne la quantita’ necessaria attraverso le vie naturali, mettendo a rischio la salute delle ossa, il medico puo’ suggerire la supplementazione di Vitamina D“.

Bassi-livelli-di-vitamina-D-aumentano-il-rischio-di-Sclerosi-MultiplaDall’analisi della letteratura scientifica sono emersi dati estremamente interessanti sul ruolo della carenza di vitamina D nello sviluppo e nella prognosi di alcune neoplasie,” dichiara il Professor Francesco Bertoldo, Responsabile della Struttura Funzionale Malattie del Metabolismo Scheletrico e Minerale- dell’Universita’ degli Studi di Verona. “In primo luogo alcuni studi dimostrano come la vitamina D giochi un ruolo importante nella regolazione della crescita delle cellule tumorali e nel modulare il controllo del sistema immunitario sul il cancro. In secondo luogo, i dati epidemiologici in nostro possesso hanno dimostrato un aumento della prevalenza di diversi tipi di cancro- seno, prostata e colon- nelle aree settentrionali dell’emisfero- continua Bertoldo- Dato che ci suggerisce un legame tra la quantita’ di esposizione ai raggi UV e, di conseguenza, la sintesi attraverso l’epidermide della Vitamina D. Infine e’ emerso che tra i pazienti oncologici vi e’ un’elevata prevalenza di bassi livelli di Vitamina D“.

Allo stato attuale le evidenze che legano la vitamina D alla salute cardiovascolare sono numerose sebbene limitate a studi meccanicistici,” spiega la Professoressa Brandi. “Anche per quanto riguarda la sua applicazione oncologica, nonostante vi sia un’elevata prevalenza di carenza di Vitamina D nei pazienti affetti da cancro, e’ necessario fare degli approfondimenti. Sarebbe pertanto assolutamente auspicabile che le evidenze e le esperienze della supplementazione di Vitamina D nelle aree cardiovascolare e oncologica potessero essere confermate da studi su larga scala idealmente tra individui a rischio di ipovitaminosi D“.

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