Da giorni serpeggia tra le bacheche di Facebook l’hashtag #sfidaaccettata e foto in bianco e nero invadono la Home del famoso social, in cui scatti del passato vengono riproposti e postati sul profilo di ogni utente a seguito della ricezione del seguente messaggio: “Poiché hai messo Mi piace alla mia foto, ora devi postarne tu una, scrivendo #Sfida accettata”.
Si tratta dell’ultima catena lanciata da Facebook il cui senso però è stato leggermente travisato e non unanimemente colto dagli utenti.
La finalità della catena risiedeva infatti nel sensibilizzare l’opinione pubblica alla lotta contro il tumore; un messaggio degno di lode dunque e intriso di grande significato, trasformato però in una sterile campagna nostalgica in cui si rimembrano le glorie e i ricordi del passato.
La catena non è nuova per Facebook ed era partita già in agosto in Inghilterra per spronare le persone a fare prevenzione attraverso esami medici e corretta informazione circa la delicata malattia, ma l’iniziativa aveva già riscontrato ingenti critiche da parte delle pazienti oncologiche, prima tra tutte Deborah, donna di 41 anni, che in un lungo post pubblicato sul suo profilo scrisse:”Il Cancro non sono sfumature di grigio. Il grigio è sterile, arido, morto. Il Cancro ha tanti colori. Anche il colore della paura, ma ce l’ha! Perché il Cancro spiazza, fa paura, terrorizza. Sensibilizzare le persone alla lotta contro il Cancro, è farle pensare a cosa sia davvero”.