Il progetto, realizzato da SILEA SpA in collaborazione con CIAL (Consorzio Imballaggi Alluminio), fa seguito a valutazioni e test effettuati presso l’impianto Seruso di conferimento dei materiali della raccolta differenziata multi-materiale dove, dopo la selezione, avviene il trattamento del sotto-vaglio, in cui risulta presente la componente capsule insieme ad altre frazioni in alluminio.
“Questo progetto – spiega Mauro Colombo, Presidente di SILEA SpA – si propone di incrementare la raccolta differenziata e ridurre la quantità dei rifiuti destinati allo smaltimento, intervenendo su una nuova tipologia di rifiuto in forte crescita. Attraverso la raccolta, il trattamento e il recupero di alluminio riusciremo a coniugare efficacemente lo sviluppo di nuovi mercati e l’economia circolare. Siamo particolarmente soddisfatti che la nostra Azienda sia stata scelta per avviare questa sperimentazione”.
Gino Schiona, direttore generale di CIAL, spiega come “obiettivi sempre più ambiziosi di riciclo e una crescente richiesta di materiali e applicazioni durevoli, impongono che proprio un materiale come l’alluminio, per definizione durevole e permanente, venga raccolto e recuperato anche nelle sue componenti più piccole e fini, dopo la selezione e il trattamento dei materiali da raccolta differenziata, con importanti benefici in termini economici, sociali e ambientali.” Schiona ricorda inoltra che “da alcuni anni CIAL e Silea operano una forma di recupero ulteriore del sotto-vaglio, garantendo crescenti quantità di riciclo di alluminio da blister, coperchi, chiusure e altri piccoli oggetti e imballaggi che, da oggi, per compatibilità dimensionale e di valore potranno includere anche le capsule da caffè.” “Si tratta di un grande progetto di tutela ambientale” conclude Schiona “e di una risposta e soluzione efficace per una gestione ecocompatibile di una nuova tipologia di rifiuto che, così recuperata e riciclata, garantirà crescenti risparmi di materia e di energia.”