Nelle Marche sono 25 mila gli sfollati del Terremoto che hanno trovato un alloggio alternativo o con i contributi Cas, mentre 5.030 sono ad oggi quelli ospitati nelle strutture ricettive. E proprio oggi il presidente della Regione Luca Ceriscioli e l’assessore al Turismo Moreno Pieroni hanno annunciato che cinquemila posti negli hotel sono assicurati fino a novembre. Il fabbisogno insomma ”e’ totalmente coperto“. Alcune persone dovranno spostarsi in strutture dell’interno, per consentire l’avvio della stagione balneare, ”ma il percorso e’ stato condiviso con le associazioni di categoria, i sindaci, la Protezione civile, e i trasferimenti saranno pochi’‘. Si comincia poi a ragionare di ricostruzione, ma la macchina dei lavori ‘leggeri’, i cantieri che potrebbero partire subito, stenta a mettersi in moto.
Migliaia le abitazioni private danneggiate in modo lieve, ma, anche se la scadenza e’ fissata a luglio, finora solo 20 cittadini hanno fatto domanda per ottenere il contributo pari al 100% delle spese per la prima casa (sia che sorga dentro o fuori dal cratere sismico) e del 50% per la seconda fuori dal cratere. ”Un gap che riguarda anche le imprese, destinatarie di fondi per la riparazione e la ricostruzione degli immobili ad uso produttivo” che il presidente Ceriscioli e la giunta vogliono colmare con una campagna informativa sui media tradizionali, le tv, i social. Titolo: ”Il futuro si ricostruisce da adesso”. Un video e depliant distribuiti negli uffici per la ricostruzione e negli hotel spiegano come si fa a farsi riparare l’abitazione ”senza alcun esborso economico” se i danni stimati dal proprio tecnico sono lievi (schede Aedes con esito B e schede Fast).
Basta individuare un professionista abilitato nell’elenco speciale tenuto dal Commissario straordinario, e affidargli l’incarico, firmando la comunicazione di avvio lavori e la domanda di contributo. Il contributo verra’ erogato direttamente dalla banca (quasi tutti gli istituti di credito della regione hanno aderito), sul conto corrente che il cittadino avra’ indicato all’Ufficio speciale per la ricostruzione. Per gli edifici privati con danni gravi (classificati E) la procedura verra’ messa a punto a breve, mentre tempi piu’ lunghi avra’ la definizione dei meccanismi di risarcimento per le Umi, le Unita’ minime di intervento che caratterizzano i piccoli borghi e centri storici. Le imprese hanno invece tempo fino al 10 maggio per presentare le loro domande di contributo, che coprono il 100% dei costi per gli interventi sugli immobili o la delocalizzazione definitiva, l’80% per l’acquisto dei beni strumentali.